TERAMO Le multe del Comune di Teramo e soprattutto i pastrocchi delle notifiche che si sono protratti per mesi, questa volta hanno beccato una vittima d'eccezione: il governatore Luciano D'Alfonso, in quanto rappresentante pro tempore della regione. Il governatore alle multe ci è abituato, ma questa volta l’infrazione non l’ha certamente commessa lui. E a documentare l'errore, ma anche le lungaggini delle notifiche, ci ha pensato proprio lo stesso presidente postando sul suo profilo Facebook la copia del verbale preso a Teramo per tre distinte contravvenzioni al codice della strada, non pagate nei termini, per un totale di 152 euro. Ma nel leggere accuratamente l'ingiunzione di pagamento si vede che l’infrazione è stata commessa nel 2013, e dunque la multa dovrebbe essere recapitata all’ex presidente della Regione Gianni Chiodi. La pubblicazione della multa si è prestata tuttavia a nuove ironie e sarcasmi al veleno dal pubblico di Facebook dopo che il governatore attualmente in carica ha puntualizzato di aver fatto ricorso. Tra i commentatori c’è chi ha invitato il presidente a occuparsi di cose più serie, chi ha chiesto a D'Alfonso di provvedere a pagare le multe degli utenti già che era a Teramo, e c’è chi ha concluso un po’ alla Catalano dicendo che «è meglio una multa di un accidente».