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Pescara, 25/07/2024
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Data: 14/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Becci bussa alla Snav «Il catamarano deve ritornare» Incontro con Aiello per riavere il mezzo dell’anno scorso in base al patto in Camera di commercio. Oggi le risposte

La Snav è pronta a riportare a Pescara il catamarano dell’anno scorso - per il solo trasporto di passeggeri ma non di mezzi - per assicurare i collegamenti marittimi estivi con la Croazia, ma c’è bisogno di garanzie perché la decisione sia ufficializzata. Ad oggi, e siamo a metà aprile, sul sito web della compagnia sorrentina di navigazione non c’è traccia di partenze e arrivi tra Pescara e Hvar o Spalato per la prossima estate. A quanto pare, proprio nella giornata di oggi Daniele Becci potrebbe ottenere le risposte che attende da tempo.
Come si ricorderà il presidente della Camera di commercio ha sottoscritto nel 2014 un patto triennale con la Snav per avere il collegamento tra Pescara e le isole croate care ai pescaresi. Per arrivare all’obiettivo, l’ente camerale di Pescara ha messo sul tavolo un contributo complessivo per 200mila euro, a scalare di anno in anno: centomila nel 2014, 70mila nel 2015 e 30mila euro per quest’ultima stagione (ma potrebbero essere di più).
Non avendo ricevuto segnali dalla politica - una sua lettera di novembre è rimasta sepolta in qualche cassetto alla Regione - Becci s’è attivato di persona. Due giorni fa è andato a Napoli per incontrare il comandante Raffaele Aiello, cercando da lui notizie sul ritorno del catamarano Snav per l’estate 2016. «Dovremmo avere lo stesso mezzo dell’anno scorso ma per domani (oggi, ndr) aspetto notizie che mi consentiranno di essere più preciso» ha dichiarato Becci.
MENO VELENI, PIU’ TURISTI
La riconferma del catamarano sarebbe un segnale importante per il porto: i fondali della darsena hanno una profondità di 3 metri e mezzo e il Pescara Jet pesca 2,5 metri, dunque se il catamarano non dovesse tornare sarebbe solo per scelta commerciale dell’armatore. Un obiettivo da perseguire con forza alla luce dell’incremento di flussi turistici previsto per la prossima estate in Italia. «Gli attentati terroristici sulle spiagge della Tunisia e la situazione esplosiva che si vive in Egitto e in Turchia faranno accrescere di molto le richieste di mare in Italia: una opportunità che l’Abruzzo non può lasciarsi sfuggire» analizza Becci. Motivo per il quale, aggiunge, «l’inquinamento del mare di Pescara va combattuto adesso come mai è stato fatto negli ultimi vent’anni» dice Becci, sollecitando corposi investimenti per l’ammodernamento delle condotte fognarie. «A Pescara siamo all’anno zero, in caso di acquazzoni acque bianche e nere si mischiano e questo porta e inquinamento. Situazioni che non possono più essere tollerate: magari ci vorrà tempo ma è determinante accelerare gli interventi affinché l’emergenza sia superata».
In tema di lotta all’inquinamento, Riccardo Padovano - consigliere comunale ed esponente del Sib Confcommercio - riferirà oggi al comandante Enrico Moretti in Capitaneria sull’esito dell’incontro avuto a Roma con Paolo De Girolamo e Alberto Noli, ingegneri che gli hanno consigliato modifiche per l’installazione delle barriere galleggianti in porto per deviare al largo le acque inquinate del fiume Pescara. Progetto che al momento presenta però troppe incognite sul piano tecnico e finanziario perché sia realizzabile.

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