Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 16/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ok al Codice degli appalti trasparenza e tempi certi

ROMA Via libera ai 217 articoli del Nuovo Codice degli appalti varato ieri in via definitiva dal Consiglio dei ministri. «Un passo importante per sbloccare l'Italia, una riforma strutturale con regole semplici, che chiude le strade alla corruzione» ha sottolineato il premier Matteo Renzi. Soddisfatto il ministro Graziano Delrio che porta a casa un risultato storico. E in effetti la riforma si muove su due strade: più trasparenza e tempi certi, affidando un ruolo fondamentale all'Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone. Punti fermi: procedure più veloci, individuazione chiara di responsabilità, digitalizzazione delle procedure di gara, tutela delle piccole imprese, attenzione al contesto ambientale e sociale e l'introduzione di alcune novità importanti sotto il profilo della cultura legislativa come quella del debàt public sulle grandi opere infrastrutturali.
I PUNTI CARDINE
Tra i punti cardini c’è la cabina di regia: l'Organo nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l'applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e concessioni. L'Anac avrà anche la competenza di certificare il rating delle imprese. Arriva l’offerta economicamente più vantaggiosa che subentra all'odiatissimo massimo ribasso per tutte le gare di importo superiore ai 500 mila euro (per le forniture di servizi la soglia è di 210mila): nelle offerte si dovrà quindi sempre coniugare qualità e prezzo. Grandi novità per i subappalti: la possibilità di subappaltare è limitata al 30% dei lavori ed il subappalto dovrà essere già previsto dal bando di gara; il nuovo testo prevede però anche il pagamento diretto dei subappaltatori che dà un boccata d'ossigeno alle piccole imprese. Nelle gare per lavori tra 40 mila e 150 mila euro dovranno essere consultati almeno cinque operatori e procedura ristretta o aperta, ma con la consultazione di almeno dieci operatori per gli importi tra 150 mila e 1 milione di euro.
Due parole magiche del nuovo Codice sono progettazione e programmazione: «ritorna centrale il progetto e la qualità degli operatori, spiega il ministro Delrio. E anche la programmazione delle opere sulla base della loro utilità. All'Anac è affidato il controllo delle soglie che prevedono che nelle concessioni di importo superiore a 150 mila euro, l'80% dei lavori dovrà essere affidato con gara e il 20% potrà andare alle società in house.
Sul fronte della programmazione scompare la legge obiettivo e riferimento diventa il piano generale dei trasporti e della logistica che contiene le linee strategiche triennali. Sul fronte della progettazione sono previsti tre livelli: il nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica, il progetto definitivo ed il progetto esecutivo, che viene posto a base di gara. Inoltre soglia dei 100mila euro per l'obbligo di assegnare gli incarichi con gara e incentivi per i concorsi di progettazione (con una quota di partecipazione riservata ai giovani progettisti e rimborsi spesa obbligatori). Verrà introdotto, infine, per tutte le grandi opere che abbiano un impatto sul territorio. Il codice prevede anche la forma del baratto amministrativo cioè la presa in carico da parte di cittadini di un bene o un'opera in cambio di una gestione o ristrutturazione per l'interesse dalla comunità.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it