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Data: 16/04/2016
Testata giornalistica: Il Tempo
Ferrovie vuole Atac. Ma attende il voto a Roma. L’ad Mazzoncini: «Interessati a gestire il trasporto pubblico». C’è però l’incognita Raggi

«Le Ferrovie dello Stato Italiane confermano il proprio interesse per il trasporto locale a Roma esprimendo una preferenza per l’acquisizione del solo servizio e non dell’azienda Atac». Lo ha detto ieri l’ad del gruppo di piazza della Croce Rossa, Renato Mazzoncini, nel corso della presentazione del bilancio 2015. «Auspico - ha detto il manager - che la competizione sia sul servizio». Spiegando che a gara può andare sia il solo servizio che l'azienda e che spesso gli azionisti preferiscono proprio la seconda ipotesi. Mazzoncini ha fatto presente che al momento non c’è nessuna novità e, probabilmente, si dovrà attendere fino alla prossima amministrazione». Ed è questo un punto sostanziale del dossier perché mentre la vittoria del Pd consentirebbe al neo sindaco Giachetti di avviare un processo simile a quello che Renzi avviò a Firenze con l’ingresso di Fs nell’azienda di trasporto locale(e cioè nell’Ataf, attraverso la BusItalia-Sita Nord, l’operazione presenterebbe maggiori profili di criticità se, alla guida del Campidoglio, arrivassero i pentastellati guidati da Virginia Raggi. Che giusto ieri ha ribadito la sua contrarietà a qualunque tipo di privatizzazione dell’azienda di trasporto locale. Insomma la scelta dei romani sulla guida della Capitale non è indifferente per i piani di sviluppo delle Ferrovie. Mazzoncini ha poi posto l’accento sull’impegno del gruppo nel trasporto su gomma ricordando che le Ferrovie dello Stato Italiane sono il gruppo più importante del settore per le nuove acquisizioni visto che l’Atm di Milano e l'Atac di Roma non dovrebbero essere interessate ad estendere il loro campo d’azione. E in questo ambito Mazzoncini ha fatto presente che le Ferrovie dello Stato sono l'unico gruppo che ha presentato l'offerta per il trasporto nella regione Friuli, partecipando a una gara da 1,8 miliardi.
Intanto Ferrovie dello Stato ha archiviato il 2015 con un utile in crescita del 53,1% a 464 milioni, investimenti a quota 5,5 miliardi (+29%) e ricavi per 8,6 miliardi (+2,3%). Risultati che per il presidente Gioia Ghezzi e Mazzoncini costituiscono una «base estremamente solida» per il nuovo Piano industriale che verrà presentato entro l’estate.
È ancora solo in fase preliminare la possibile integrazione delle Fs con Anas e, qualunque sarà l'esito - hanno assicurato i manager - non farà slittare ancora la quotazione.
«L'ottima performance dei conti conferma il ruolo trainante del Gruppo per l’economia italiana e le grandi prospettive di crescita», ha aggiunto Mazzoncini sui risultati, che per il 2016 ha stimato «un costante miglioramento di tutti gli indicatori» con una crescita degli investimenti a oltre 6 miliardi. Intanto a Piazza della Croce Rossa prosegue il lavoro sul nuovo piano industriale che sarà pronto entro l'estate, ha confermato Mazzoncini, spiegando che «serve un po’ di tempo perché è un piano di discontinuità rispetto al passato».

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