Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 17/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Bus a fuoco in galleria 40 ragazzi in salvo. Traforo del Gran Sasso, comitiva diretta a Roma per assistere ad “Amici”. Autostrada chiusa per ore, i passeggeri trasportati al pronto soccorso. L’autista: «Ho provato a spegnere l’incendio»

L’AQUILA Una festosa gita per andare ad assistere negli studi di Canale 5 alla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi stava per trasformarsi in tragedia per una comitiva di ragazzi, molti dei quali minorenni, che erano a bordo di un autobus andato in fiamme nel mezzo del traforo del Gran Sasso lungo l’A/24. C’è stato il lieto fine anche perché la macchina dei soccorsi ha funzionato bene, ma i 47 che erano sul bus hanno vissuto attimi di terrore.
L’INCENDIO. Verso le 12 di ieri, dopo che il bus della ditta Sampartito da Montegranaro (Fermo) e diretto a Roma aveva raccolto passeggeri da diversi centri marchigiani e da Mosciano Sant’Angelo (Teramo), si sono avuti i primi presagi. Un fumo, prima appena percettibile ma poi intenso, si è sprigionato dal motore. L’autista, Roberto Paternesi, ha subito capito che non bisognava perdere tempo. Ha fermato l’autobus, che si sarebbe incenerito in pochi minuti, e ha ordinato a tutti di uscire. La fuga dall’abitacolo è durata pochi istanti anche se nella concitazione qualcuno ha riportato lievi contusioni. Tutti si sono messi in salvo attraverso il by pass, ovvero una delle mini gallerie che collegano i due tunnel autostradali. Per arrivarci hanno dovuto correre a piedi per alcune centinaia di metri dimenticando in vettura o lasciando a terra, telefonini, effetti personali, etc... Ma non importa, la vita era salva. «Una corsa di poche centinaia di metri», ha commentato un ragazza che era sull’autobus, «ma mi è sembrata interminabile». La fuga dei 47 è stata agevolata dal fatto che in quel momento erano poche le auto che stavano in galleria. Gli automobilisti alla guida dei due mezzi che in quel momento procedevano dietro al pullman, viste le fiamme, si sono fermati e hanno tentato di allontanarsi in retromarcia. Grazie alla prontezza di riflessi e all’accortezza di quanti in quel momento si trovavano nella galleria sono stati evitati incidenti. Nel frattempo, era scattata la procedura di emergenza che prevede l’accensione del semaforo rosso all’ingresso del tunnel interessato. Inevitabili le code ai caselli.
FUGA E SOCCORSI. La macchina dei soccorsi era già partita quando lo stesso autista aveva chiamato la polizia. Ad accorgersi del pullman in fiamme sono stati gli addetti alla sicurezza di Strada dei Parchi attraverso le telecamere che fanno parte del sistema di controllo e tramite i sensori che avvertono la presenza di fumo in galleria. A intervenire per primi sono stati i motociclisti con gli estintori della Strada dei Parchi, i quali hanno evitato che l’incendio si propagasse, poi sono arrivati i vigili del fuoco dell’Aquila e Teramo che hanno provveduto a domare completamente le fiamme. Sul posto quattro pattuglie della sottosezione della polizia stradale i cui agenti, al di là dei rilievi su quanto accaduto, sono stati encomiabili: hanno dato aiuto e conforto ai giovani impauriti. Molti di loro erano infreddoliti, anche perché avevano lasciato giacche e maglie sul bus e una ragazza aveva anche perso le scarpe. Gli agenti hanno fornito loro tutto quello che avevano in macchina compresi dei giubbotti, delle buste di plastica e quant’altro potesse servire loro per ripararsi dal freddo che c’è in galleria. I ragazzi, poco dopo, sono stati caricati sulle macchine della polizia, ambulanze e mezzi messi a disposizione dai vicini Laboratori del Gran Sasso e portati al pronto soccorso del San Salvatore. Non ci sono stati traumi di rilievo e nessuno sembra essersi intossicato come inizialmente si temeva. Una donna, in occasione del fuggi fuggi dal bus, si è ferita a una mano e le sono stati applicati due punti di sutura. Una ragazza che soffre di asma è stata curata adeguatamente. Tutti, comunque, sono stati visitati ma, per fortuna, niente di importante.
GALLERIE. La circolazione autostradale è stata chiusa e le auto sono state dirottate su altri percorsi. L’incendio dell’autobus, al km 123+100, ha sprigionato una coltre di fumo che è stato espulso con gli impianti di ventilazione. La galleria in direzione Teramo è stata riaperta alle 15 di ieri. Il tratto tra San Gabriele e Assergi, in direzione di Roma, interessato dall’incendio, è stato riaperto alle 21 ma in corsia unica per soli mille metri. La direzione di esercizio di A/24 e A/25 fa sapere che servirà tempo per verificare l’entità dei danni subiti. «In questi casi decisivi sono l’intervento tempestivo, la preparazione del personale e la tecnologia», dichiara Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada dei Parchi, «tre fattori che ci hanno permesso di evitare guai peggiori nell’incendio del bus. Infatti grazie alle telecamere, ai sensori e al personale, che dalla sala operativa del Gran Sasso controlla 24 al giorno cosa accade nella galleria, l’allarme è scattato quando dall’autobus sono uscite le prime scie di fumo. L’arrivo della squadra antincendio in moto ha rallentato il propagarsi delle fiamme».


L’autista: «Ho provato a spegnere l’incendio»
Il titolare del mezzo: poco prima il “Setra” era stato fermato per un controllo ed era tutto in regola

L’AQUILA «Ho avvertito il fumo che arrivava dal vano del motore e ho subito capito che le cose potessero mettersi male. A quel punto ho fermato l’autobus e ho detto a tutti di scendere». Roberto Paternesi, marchigiano, il giovane conducente dell’autobus, non si è fatto prendere dal panico e con la sua rapida decisione ha contribuito a evitare sul nascere gravi problemi. «Ho azionato le quattro frecce» aggiunge, «e poi ho aperto le porte dicendo ai ragazzi di uscire fuori, cercando di spegnere, con un estintore di bordo, l’incendio che si stava propagando. Quando ho capito che non potevo spegnere le fiamme, sono andato via anche io in direzione della galleria opposta contattando il 112 e la sicurezza dell’autostrada». «Non sono in grado di ipotizzare la causa dell’incendio», ha poi aggiunto, «forse si è trattato di un corto circuito o di un difetto alle turbine. Posso però dire che, pur trattandosi di un bus di una decina di anni fa, era stato di recente revisionato e marciava benissimo. Nel corso del viaggio che abbiamo fatto non ho mai avuto l’impressione di qualche avarìa in vista». Il giovane autista era alla guida di un “Setra”, un mezzo di fabbricazione tedesca e comunque ritenuto affidabile dagli esperti. E della stessa opinione è lo stesso titolare dell’azienda che possiede l’automezzo andato in fiamme. «Era in ottime condizioni, tenuto come un figlio» il pullman andato a fuoco sotto il tunnel del Gran Sasso. Lo afferma Adolfo Virgili, titolare della Sam di Montegranaro che ha affittato l'automezzo a dei clienti abituali, «un gruppo di famiglie». Si tratta di un Setra 315 HD, che lo stesso Virgili ha guidato più volte, il suo preferito. «Un paio d'ore prima dell'incidente», racconta «era stato fermato dalla polizia stradale per un controllo e tutto era in regola, hanno voluto vedere perfino la cassetta dei medicinali». L’automezzo, recentemente utilizzato per un viaggio a Budapest e un altro nel sud Italia, era partito intorno alle 9.40 e il rientro da Roma era previsto intorno alle 22.30-23. «Ora è completamente distrutto ma ringrazio Dio che nessuno si sia fatto male», dice Virgili, «ai danni materiali penseremo dopo».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it