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Pescara, 25/07/2024
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Data: 17/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Crisi di panico nel fumo e tanta paura di morire». Le testimonianze choc. Una donna ha lasciato nel bus contanti per 20mila euro. Nella comitiva, con tanti minorenni, anche ragazzi di Mosciano Sant’Angelo. I precedenti: quattro tir in fiamme sull’A14

L’AQUILA La canottiera dei Guns N’ Roses stona un po’ con il format di Amici. «Io a quella trasmissione non volevo neanche andarci», spiega una ragazza appollaiata sul marciapiedi davanti all’ingresso del pronto soccorso. «Mi sono lasciata convincere dalle amiche, d’altra parte volevamo un sabato diverso...». Un incidente che poteva trasformarsi in una tragedia. «Correvamo forte in mezzo al caos vedendo macchine anche che giravano in direzione opposta per uscire dalla galleria, c’era tanto fumo e abbiamo avuto tanta paura anche di morire», dice la ragazza accanto. Nel gruppo anche alcuni ragazzi di Mosciano Sant’Angelo. Minorenne, come gran parte dei 47 passeggeri – il pubblico di Amici lo preferiscono giovane – grandi occhiali scuri e una gonna lunga, ha la voce ancora rotta dall’emozione. «Abbiamo visto il fumo uscire dal mezzo e c’è stato un momento in cui pensavamo che non ce l’avremmo fatta a uscire in tempo dalla galleria». Poi il freddo. Non tutti, infatti, sono riusciti a prendere il giubbino e, anche in pieno giorno, a fermarsi dentro un tunnel si battono i denti. Qualche ragazza ha ancora addosso la coperta termica. Cellulari, documenti, felpe. Molte cose sono rimaste sull’autobus. Una volta scongiurato il pericolo si contano i danni. «Avevo un po’ di soldi nel portafoglio», sottolinea una di loro. «Ma ho anche perso oggetti di valore, penso almeno 300 euro insieme al cellulare. Lunedì dovrò rifare la Sim. L’importante è aver salva la vita». Quasi tutte le partecipanti avevano prenotato la partecipazione alla trasmissione “Amici” contattando su Facebook la signora Antonia Di Luca autorizzata da Mediaset a organizzare il viaggio. Trentadue euro il biglietto. «La signora Antonia è un punto di riferimento per questo tipo di eventi», spiega Donatella Rastelli, 44 anni, appassionata del format di Maria De Filippi. La signora è tra le poche ferite, avendo riportato una escoriazione alla mano, che si è procurata tentando di uscire dal pullman sbattendo contro il sedile. Ad Antonia è andata anche peggio, ha detto di aver lasciato sul bus biglietti e contanti per 20mila euro». A una ragazza, nella foga, è rimasta una scarpa sola, qualcun’altra ha avuto problemi respiratori.

I precedenti: quattro tir in fiamme sull’A14
L’ultimo caso domenica scorsa nel tunnel Solagne tra i caselli di Pescara nord e Atri-Pineto

TERAMO Fiamme in galleria e automobilisti in fuga: scene che, purtroppo, negli ultimi mesi sono diventate frequenti sulle autostrade abruzzesi. A cominciare dall’A/14 dove, sulla corsia nord tra i caselli di Pescara nord e Atri-Pineto, dall’inizio dell’anno ci sono stati quattro incendi di tir. L’ultimo appena una settimana fa quando nella galleria Solagne è andato a fuoco un altro camion, il terzo incendio divampato nello stesso tunnel. Il mezzo, che trasportava frutta, ha preso fuoco nello stesso punto in cui il 12 gennaio scorso un altro tir in fiamme causò una tragedia sfiorata, con decine di automobilisti in fuga a piedi e nove di loro intossicati dal fumo e finiti in ospedale. Per fortuna domenica scorsa nessuno è rimasto ferito, ma per la viabilità è stato un inferno. L’autostrada, in attesa che i vigili del fuoco intervenuti sia da Teramo che da Pescara spegnessero il rogo e mettessero in sicurezza la galleria, è stata chiusa in direzione nord prima a Pescara nord e poi, visto che si era creata subito a sud di questo casello una coda di oltre 4 chilometri, a Pescara ovest. Di tutt’altro genere le conseguenze dell’incendio del 12 gennaio quando decine di automobilisti scapparono a piedi dal tunnel lasciando le macchine e nove di loro rimasero intossicati dal fumo e per questo finirono in ospedale. Ancora automobilisti bloccati, ma fortunatamente senza conseguenze, per il camion andato a fuoco a febbraio nel tunnel di Collepino, sempre sulla corsia nord dell’A/14. L’ ultimo episodio di domenica scorsa ha scatenato le proteste dell’associazione dei consumatori “Robin Hood” che ha chiesto più tutele per gli automobilisti. «Gli automobilisti pagano il pedaggio», ha detto Pasquale Di Ferdinando, dell’associazione dei consumatori “Robin Hood”, «e quindi devono essere tutelati. In quella galleria dovrebbero essere installati dei sistemi di rilevamento che consentano nell’immediatezza di far scattare subito l’allarme e quindi evitare ai mezzi di continuare ad entrare. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i disagi degli automobilisti che sono quelli che ci rimettono sempre».

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