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Pescara, 25/07/2024
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Data: 17/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ed.Marche - Inferno nel tunnel, salvati dall’autista-eroe . Bus con 47 ragazzi di Fermo e Ascoli s’incendia sotto il Gran Sasso. Roberto Paternesi: «Ho fatto scendere tutti e indicato le vie di sicurezza. Tenevo quel pullman come un figlio».

Terrore nella comitiva che doveva assistere in studio ad “Amici”.
Mezzo avvolto dalle fiamme, le auto impazzite fuggono contromano

LA GRANDE PAURA

L’AQUILA Volevano coronare il sogno di seguire dal vivo il loro programma cult, “Amici di Maria De Filippi”, direttamente dagli studi di Roma. Per questo motivo erano saliti su un pullman della Sam di Montegranaro, affittato appositamente, come accadeva abitualmente, da un gruppo di famiglie. E invece il viaggio si è trasformato in un incubo in Abruzzo, intorno a mezzogiorno, all’interno del traforo del Gran Sasso, sotto le viscere del massiccio più alto degli Appennini. L’autista, Roberto Paternesi, 31 anni di Montegranaro, si è accorto dell’odore acre che in breve tempo ha invaso l’abitacolo, ma soprattutto del fumo proveniente dal vano motore. Così ha accostato all’interno della galleria, ha aperto le porte urlando ai 47 giovani, per larghissima parte di Ascoli e Fermo, ma anche qualche teramano, di uscire immediatamente. I ragazzi hanno cominciato a correre all’impazzata, cercando un riparo all’esterno, nella zona di scambio con la galleria gemella. In pochi minuti le fiamme hanno completamente distrutto il mezzo e il fumo ha reso l’aria irrespirabile. Un inferno. L’autista è sceso per ultimo, ha imbracciato l’estintore per provare a domare le fiamme, poi è stato costretto ad arrendersi. «Ma non ha fatto come Schettino» racconterà una ragazza in ospedale.
IL CAOS

Le auto che seguivano il mezzo si sono trovate di fronte una scena raggelante. Molte di esse hanno fatto inversione e hanno percorso la galleria contromano pur di abbandonarla. Dalla sala controllo della Strada dei Parchi, la società concessionaria di quella tratta, grazie alle telecamere è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenuti subito quattro pattuglie della Polizia stradale, vigili del fuoco, 118 dall’Aquila e da Teramo, personale di Strada dei Parchi. La tratta è stata chiusa ed è rimasta interdetta al traffico fino a sera inoltrata. Lo “scheletro” del pullman, una volta domato l’incendio, è l’immagine che più di ogni altra dà la percezione della tragedia sfiorata. Tutti i bagagli sono andati distrutti.
I 47 occupanti sono stati portati all’ospedale dell’Aquila per accertamenti. Fortunatamente il bilancio è rassicurante: solo una 44enne, Donatella Rastelli, è rimasta leggermente ferita a una mano (3 punti di sutura). Una ragazza con problemi d’asma ha accusato un lieve malore. Choccanti le testimonianze. «Correvamo forte in mezzo al caos vedendo macchine anche che giravano in direzione opposta per uscire dalla galleria, c’era tanto fumo e abbiamo avuto tanta paura anche di morire» ha raccontato una ragazza. «Poco dopo essere entrate in galleria - hanno detto altre giovani - abbiamo cominciato a sentire cattivo odore, a un certo punto sembrava che l’autista perdesse il controllo. Siamo andate avanti per un po’, ma poi visto che il fumo si propagava l’autista ha aperto le porte, noi siamo scese e siamo corse verso l’altra galleria. La polizia ci ha dato delle coperte».
Sotto choc anche il giovane autista: «A metà galleria ho notato che dal motore fuoriusciva un leggero fumo, pensando al peggio ho aperto le porte dicendo alle ragazze di uscire». Il pullman era partito da Montegranaro intorno alle 9,40, sarebbe dovuto rientrare in tarda serata. Era transitato per Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto e Mosciano Sant’Angelo.

«Tenevo quel pullman come un figlio»

LE TESTIMONIANZE

MONTEGRANARO «Quel bus era in ottime condizioni, lo tenevo come un figlio. Era il mio preferito». Così Adolfo Virgili, titolare della Fam, l'azienda di Montegranaro proprietaria dell'autobus che è bruciato sotto la Galleria del Gran Sasso al km 124, subito dopo aver appreso la notizia del rogo del suo mezzo. Il pullman Setra 315 HD aveva ultimamente viaggiato per una gita a Budapest ed un'altra nel sud Italia. Ieri mattina il mezzo condotto da Roberto Paternesi, 31 anni, veregrense era partito poco dopo le nove per Roma. Il ritorno era previsto per le 23. Il veicolo ha effettuato diverse tappe prima di riempirsi. A cominciare dalla partenza nel Fermano per poi spostarsi nel maceratese fino all'ascolano e poi prendere l'autostrada. L'occasione di partecipare al talent di Canale 5 ha fatto riempire in poco tempo l'autobus per l'escursione organizzata da una società del Fermano con sede a Magliano di Tenna che da tempo propone viaggi per partecipare alle trasmissioni televisive. E da sempre usa i mezzi della Sam, l'azienda di trasporti veregrense di cui è titolare Adolfo Virgili che è anche vicepresidente della Trasfer l'azienda che controlla la Steat (Società di trasporti pubblici Ete, Aso e Tenna).
Come ha spiegato lo stesso Virgili: «Un paio d'ore prima dell'incidente l'autobus era stato fermato dalla polizia stradale per un controllo e tutto era in regola, hanno voluto vedere perfino la cassetta dei medicinali. Ora è completamente distrutto. Ringrazio Dio che nessuno si sia fatto male, ai danni materiali penseremo dopo». Virgili ipotizza che le fiamme siano partite «dalla centralina elettrica, propagandosi a materiale infiammabile. L’autista è intervenuto subito con l'estintore», ma invano: ad alimentare le fiamme «potrebbero essere stati gli aspiratori sotto il tunnel, entrati in funzione quando i sentori hanno segnalato la presenza di fumo». A Montegranaro, intanto, Roberto Paternesi è diventato un eroe . È infatti, alla sua prontezza di riflessi che tutto è proceduto al meglio e sebbene alcuni momenti drammatici tutto si è risolto con un grande spavento e qualche ferita lieve. A metà galleria, ha spiegato l’autista, ha notato che dal motore fuoriusciva un leggero fumo. A quel punto ha azionato le quattro frecce e ha aperto le porte dicendo ai passeggeri di uscire fuori. Poi ha cercato di spegnere l'incendio che si stava propagando. Roberto Paternesi è tornato a casa, a Montegranaro, dopo essere stato visitato dai medici dell'ospedale dell'Aquila. L'incidente capitato all'autobus della ditta veregrense non è il primo che tocca il Fermano. Tanto che dopo il recente sinistro di Pompei in cui sono stati protagonisti (nessun ferito) gli studenti del Liceo fermano, i controlli delle forze dell'ordine sugli autobus sono molto frequenti.

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