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Pescara, 25/07/2024
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Data: 17/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Asse attrezzato, basta morti Giro di vite della Polstrada. Avviati i controlli a tappeto contro l’alta velocità dopo la tragedia di lunedì.

Giro di vite della Polstrada sull’asse attrezzato. Ieri mattina sono scattati i controlli a tappeto nel tratto teatino del raccordo autostradale che conduce da Chieti a Pescara (e viceversa). È guerra all’eccesso di velocità: il comando del Tricalle, diretto dal vice questore aggiunto Francesco Cipriano, ha dato il via a una serie di servizi straordinari che proseguiranno anche nei prossimi giorni utilizzando il telelaser. Solo poche settimane fa l’Anas ha ridotto il limite di velocità sull’asse attrezzato, per evitare che si riproponessero fatti di sangue e per «migliorare il livello di sicurezza della circolazione». Ma sul trafficato raccordo autostradale si continua a morire: la conferma è arrivata lunedì scorso, quando moglie e marito - Alfredo Maiella, 75 anni, e Rosa Nardone, 70 - sono deceduti sul colpo, all’altezza della concessionaria Porsche, a seguito di un terribile tamponamento. E a causare la tragedia, stando ai primi accertamenti, è stata proprio l’alta velocità dell’auto che si è schiantata sulla Fiat 500 in cui viaggiavano gli anziani coniugi. Neanche due mesi prima, il 19 febbraio, a poca distanza aveva perso la vita Fabiana Poli, una 24enne di Moscufo. «L’asse attrezzato - spiega Cipriano - rimane tra le arterie stradali più problematiche della provincia». La conferma arriva dai numeri: nel 2016, considerando solo il tratto teatino del raccordo autostradale, la Polstrada ha rilevato dieci incidenti con tre morti e cinque feriti.
I NUMERIE se si considerano pure gli ultimi giorni del 2015, il numero degli automobilisti che hanno perso la vita sale a cinque. Da gennaio 2016 ad oggi, si sono comunque registrate multe a raffica. La Polizia stradale ha beccato 35 automobilisti senza cintura, 33 mentre utilizzavano il telefonino, 19 con la revisione scaduta, cinque alla guida di veicoli non ammessi sull’asse e 12 senza assicurazione. Ma i problemi maggiori riguardano l’eccesso di velocità: hanno violato i limiti in 58 (48 di questi sono stati incastrati da autovelox o telelaser). Dal 7 aprile, dunque, l’asse va percorso a velocità inferiori rispetto al passato. Da Chieti, cioè dallo svincolo con l’autostrada A25, fino all’innesto con la circonvallazione, il limite è di 110 chilometri orari (e non più 130), ridotto a 90 chilometri orari nei tratti in corrispondenza con gli svincoli. Sul tratto successivo, dall’innesto con la circonvallazione fino all’innesto con la viabilità locale, più o meno alle Torri Camuzzi, si scende a 70 chilometri all’ora e, nel momento in cui si raggiunge il viadotto denominato “Pescara”, dalle Torre Camuzzi fino all’ingresso di Pescara, il limite scende a 50 chilometri all’ora.

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