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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Consiglieri, con la riforma tagli agli stipendi del 40%. La nuova Costituzione prevede che l’indennità si adegui a quella del sindaco della città capoluogo. Ma sull’entrata in vigore i tempi non sono certi

L’AQUILA I Consiglieri regionali devono cominciare a farsi un po’ di conti in tasca (ma senza fretta). Perché se a ottobre, come sarò molto probabile, passerà alle urne il referendum confermativo della riforma della Costituzione approvata qualche giorno fa in sesta e definitiva lettura alla Camera, gli stipendi degli eletti all’Emiciclo e negli altri consigli regionali d’Italia, subiranno una sforbiciata notevole, dell’ordine del 40-70% dell’attuale indennità. Lo stabilisce la nuova Costituzione, assieme a una serie di norme che limiteranno molto i poteri delle Regioni e dirotteranno, in condivisione, nel caso dell’Abruzzo, due consiglieri regionali nell’assemblea del nuovo Senato. A titolo gratuito, salvo rimborsi spese. Quanto alle indennità, stabilisce la norma costituzionale che saranno calcolate in base a quella del sindaco della città capoluogo di Regione. Dunque sarà alla busta paga di Massimo Cialente che dovranno adeguarsi i 31 consiglieri regionali. Ma quanto guadagna Cialente? Lordi fanno 4.368,90 euro al mese. All’inizio del mandato erano 4.411,74. E’ quasi due terzi di quanto prende un consigliere regionale: 6.600 euro lordi al mese, ai quali però vanno aggiunti i rimborsi spesa da 4.100 a 4.500 euro al mese e le indennità di funzione (2.700 euro per il presidente, 2.300 euro per l’assessore, 1.800 per un presidente di commissione, 800 euro per un vicepresidente di commissione). La sfortuna vuole che il capoluogo di Regione sia una città non così grande, perché lo stipendio del sindaco varia in base al numero di abitanti. Infatti il sindaco di Pescara, la città più popolosa della regione, prende una indennità lorda mensile di 6.889,20 euro, più di un consigliere regionale, anche se di questi non ha i lauti rimborsi spesa e le generose indennità di funzione (nonostante i tagli cui si sono sottoposti nelle ultime due legislature). Quando entrerà in vigore la norma? Difficile dirlo, perché certamente ci sarà bisogno di decreti attuativi che ne spieghino bene l’applicazione. Per esempio, bisognerà calare la busta paga del sindaco sul totale della busta paga del consigliere o considerare solo l’indennità di base? E l’indennità di funzione sarà toccata? Domande difficili sulle quali dovremo aspettarci un «ampio e articolato» dibattito. Già qualcuno ipotizza che si potrebbe prendere al volo l’occasione della nuova Costituzione per rivedere tutto il meccanismo dei compensi della politica, studiando un’indennità unica. Dunque un’altra riforma. Allora i tempi si allungherebbero a dismisura. E considerando che ci sono ancora parti inattuate della vecchia Costituzione.

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