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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
I sardi d’Abruzzo: «Per Cagliari ci sono i numeri»

La comunità dei sardi d’Abruzzo torna alla carica per il ripristino del collegamento tra Pescara e Cagliari, cancellato l’anno scorso da Ryanair. E a maggior ragione rilancia con forza la richiesta all’indomani della fuga di Alitalia- Etihad, che comunque offriva l’opportunità per arrivare nell’isola pur sopportando uno scalo a Fiumicino. A guidare la mobilitazione è Antonello Cabras, presidente del circolo Shardana, che parte da una considerazione precisa: «I numeri ci sono» dice, lasciando intendere che è solo questione di volontà politica. La pensa diversamente Nicola Mattoscio, che in veste di presidente Saga conosce costi e difficoltà del mercato nel trasporto aereo: «Non è facile, ci sono tanti aspetti da considerare, se fosse stato conveniente, il collegamento tra Pescara e Cagliari sarebbe già stato riattivato» è il Mattoscio-pensiero. Cabras però ci prova lo stesso e insiste. Ed è pronto a lottare, lui e i sardi d’Abruzzo, seguendo l’esempio degli abruzzesi residenti in Piemonte e in particolare a Torino: «E’ anche grazie a loro se Pescara e Torino torneranno ad essere collegate con la Blueair, la pressione popolare può fare molto - ha ribadito Cabras - e giustamente hanno celebrato l’evento con una grande festa a tavola immortalata anche dalle telecamere della Tgr, cioè il Tg3 del Piemonte: la loro esultanza era commovente e ci insegna che possiamo fare lo stesso». Cabras passa quindi a parlare di numeri. «A conti fatti, tra costi del vettore per tratta, personale e carburante, siamo convinti che 13 mila passeggeri all’anno basterebbero a sostenere un doppio collegamento settimanale tra Pescara e Cagliari, pensiamo ogni venerdì e domenica. La rotta gestita da Ryanair ha registrato 180mila passeggeri in sei anni, dunque i 30mila all’anno garantirebbero secondo noi i conti in attivo. In Abruzzo vivono 3200 famiglie sarde, dunque diecimila persone almeno: se ognuna andasse in Sardegna due volte l’anno con voli andata e ritorno sarebbero già ventimila biglietti sicuri. A questa platea va poi aggiunta quella del commercio-business e i tantissimi che scelgono la Sardegna per le vacanze».

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