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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Crollano le assunzioni nei primi due mesi 2016

ROMA La ripresa più lenta del previsto e il taglio degli sconti contributivi si stanno facendo sentire sul mercato occupazionale: frena vistosamente il trend positivo delle assunzioni che aveva caratterizzato tutto il 2015. Dopo il dato deludente di gennaio, anche febbraio conferma il rallentamento. Il calo maggiore - rileva l’Osservatorio sul precariato dell’Inps - si registra nelle assunzioni a tempo indeterminato (94.961 contro le 141.331 di febbraio 2015),ma diminuiscono anche i nuovi contratti a termine (231.479 contro 233.020) e seppur di poco anche quelli di apprendistato (14.947 contro 15.482). Complessivamente a febbraio le assunzioni sono state 341.387 (-12,4% rispetto allo stesso mese del 2015 quando furono 389.833). Ma quel che è più preoccupante è che febbraio 2015 ha fatto registrare un arretramento anche rispetto alle assunzioni dello stesso periodo 2014, quando complessivamente ci furono 356.218 nuovi contratti, di cui 103.740 a tempo indeterminato. La frenata è ancora più evidente se si guardano i dati cumulativi dei primi due mesi: i nuovi rapporti di lavoro subordinato quest’anno sono stati 782.420, oltre 138.000 in meno rispetto al 2015 (e sotto di 74.000 anche rispetto al 2014). Sono diminuite soprattutto le assunzioni a tempo indeterminato (-33%,5%). Il saldo tra attivazioni e cessazioni resta positivo, ma si assottiglia sempre più: nei primi due mesi di quest’anno si ferma ad appena 37.113 contratti stabili in più, con un calo del 74% rispetto allo stesso periodo 2015 (143.164). Secondo l’Inps il dato risente del taglio dello sconto sui contributi, che nel 2015 era il 100% per tre anni, mentre da gennaio è passato al 40% per due anni. Ilministero del Lavoro sposa questa tesi e minimizza: il dato era atteso e «prevedibile», visto che a dicembre (ultimo mese con la decontribuzione piena) c’era stato un picco anomalo di assunzioni, 4 volte più della media dell’anno. Rivendica la bontà del Jobs act il premier. Renzi ricorda il successo nel 2015: «Ci sono stati 911mila contratti a tempo indeterminato in più, sono numeri sui quali non si possono avere degli equivoci». Le richieste di disoccupazione, aggiunge, «tra febbraio 2015 e febbraio 2016 sono diminuite del 22%». E infine si dice «fiero » di aver «aiutato imprenditori ad assumere» attraverso l’incentivo, pur sottolineando: «Ci dispiace che qualcuno si sia tirato indietro rispetto a quell’impegno».
ANDÒ MEGLIO NEL 2014 Il risultato sulle assunzioni a tempo indeterminato dei primi 2mesi 2016 risulta però anche in calo del 57% rispetto al 2014 (87.180), quando la decontribuzione non c’era per nulla. Nel frattempo l’utilizzo dei voucher conquista un altro record: nei primi due mesi del 2016 ne sono stati venduti 19,6 milioni, il 45,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2015 (13,5 milioni), una volta e mezzo in più rispetto al 2014 (meno di 8 milioni).

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