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Pescara, 25/07/2024
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Data: 22/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Masterplan, il Pd si ricompatta. «Un documento straordinario». Presentazione delle misure per L’Aquila Pietrucci: «E’ una vittoria di D’Alfonso»

Oltre a dare il quadro definitivo delle misure per L’Aquila contenute nel masterplan (con qualche novità), la conferenza stampa di ieri all’Emiciclo ha avuto anche il senso politico di “ricomporre” definitivamente il rapporto tra il Pd locale (presente in forze con il sindaco Cialente, Stefano Palumbo e Stefano Albano) e il livello regionale. Un passaggio quasi “obbligato” alla luce delle tensioni generate proprio dalla stesura del maxi piano e culminate con il famoso screzio in aula tra Pierpaolo Pietrucci e Luciano D’Alfonso. A sentire i toni di ieri tutto sembra definitivamente rientrato: il consigliere regionale, a cui si deve l’enorme lavoro svolto, ha esaltato il «confronto sereno, vero, aperto», non ha negato «piccoli errori» e ha ampiamente incensato il governatore definendo il masterplan come un «documento straordinario e rivoluzionario per le aree interne», «una vittoria di D’Alfonso». Sul fronte delle misure specifiche, Pietrucci ha indicato la «visione strategica»: la svolta sulla montagna, il raccordo «indispensabile» con i sindaci del territorio (alcuni presenti), la riduzione dei tempi di percorrenza, in particolare con Pescara e la costa, ma anche sulla direttrice per Amatrice. Nonché il rinnovato «protagonismo della Regione in materia di ricostruzione».
I PROGETTI D’Alfonso è entrato nel merito, annunciando qualche novità. Intanto la volontà di approvare la legge per L’Aquila capoluogo entro giugno. E poi sottolineando il lavoro di «ortopedia programmatoria» per la banda ultralarga, per le piste ciclabili (60 milioni totali, 10 per L’Aquila), per l’avvicinamento tra L’Aquila e Pescara su ferro (sono diventati 11, da 5, i milioni di euro per la bretella di Pratola, già cantierabile, che porterà la percorrenza in treno a un’ora e cinque minuti). E ancora i «giacimenti culturali»: tra questi la riqualificazione dell’ex ospedale di Collemaggio “coperta” con 10 milioni e promessa di ulteriori stanziamenti qualora, ha detto D’Alfonso, «voi chiamaste Renzo Piano o Toyo Ito». Ci sono poi i 20 milioni per Dompé, per il centro di eccellenza “regione della vista”, con «l’attivazione di startup che avranno ricadute anche sull’Aquila». Detto dei 10 milioni per i bacini sciistici e dei 10 per le piste ciclabili, sono spuntati due milioni anche per l’edilizia religiosa minore; completano il quadro altri 10 milioni per il sistema acqua-depuratori-banda ultralarga (con benedizione per i sottoservizi e per Americo Di Benedetto di Gsa che «sta facendo non bene, di più»). Le risorse per la viabilità: 53 milioni ad Anas per l’adeguamento della Mausonia (incluso il famigerato ponte), 37,7 per la variante Sud, il nuovo casello autostradale a ovest della città che «libererà la striscia di Gaza che ruota attorno a quell’incrocio», l’ammodernamento della Barisciano-Bussi per il quale «i comitati devono convergere in un imbuto positivo». Ci sono poi 18 milioni per i dottorati per le imprese che al 70% andranno alla provincia dell’Aquila, in particolare all’Università. «Il quarto lotto della Teramo mare - ha aggiunto D’Alfonso - è poi opera anche vostra». Il governatore ha definito gli interventi come «obblighi di una decenza amministrativa». Cialente ha chiuso parlando di «processi decisivi per la comunità».

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