Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 23/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, stretta sugli scioperi. Linea dura del Garante dopo le malattie di massa degli autisti: «Mai più uno stop al mese» Nuove norme per il servizio: obbligo di ripartenza immediata dei mezzi in fascia di garanzia.

Lo sciopero dei trasporti di due giorni fa, con il boom di macchinisti che si sono dati malati e la metro di Roma chiusa per oltre quattro ore, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’Authority nazionale per gli scioperi ha deciso di intervenire direttamente. E sta per calare l’asso: un nuovo testo che modificherà, con vincoli molto più stringenti, la regolamentazione del Trasporto pubblico locale. Cosa cambierà? Intanto sono previsti intervalli molto più lunghi tra uno sciopero e l’altro, per evitare che ci sia un’agitazione ogni venti giorni, come avviene oggi. Allo studio anche una riorganizzazione delle «comandate», vale a dire l’obbligo, per alcune categorie professionali, di lavorare anche durante gli scioperi; poi dovrebbe essere imposta la riattivazione immediata del servizio appena scattano le fasce di garanzia. Macchinisti e autisti quindi non potranno più permettersi di rientrare nelle cabine di guida un minuto prima della fine dello sciopero, ma molto prima, in modo da far ripartire i convogli senza tempi morti.
STOP AI TEMPI MORTI
«Dobbiamo intervenire con paletti molto severi», ha detto ai suoi collaboratori il garante Roberto Alesse. Soprattutto i tempi saranno «strettissimi». Già la prossima settimana dovrebbe essere attivata la procedura di adozione delle nuove regole. L’Autorità infatti ha la facoltà di riscrivere autonomamente le regole dei servizi pubblici essenziali, senza necessariamente dover aspettare la firma dei sindacati. Anche perché di tempo, è il ragionamento che circola in piazza del Gesù, ne è passato fin troppo. «La discussione è fallita, ora serve una svolta». Alle aziende come l’Atac, verrà richiesto un maggiore impegno nelle relazioni sindacali. Ma la nuova Regolamentazione provvisoria del Tpl intaccherà soprattutto il comportamento di sindacati e lavoratori.
Il cambiamento principale riguarda l’intervallo di tempo tra un’agitazione e l’altra. Oggi la normativa del settore prevede almeno 20 giorni. Con il nuovo regolamento allo studio del Garante la «tregua» per i pendolari dovrebbe durare molto di più. L’obiettivo è evitare che ci sia uno sciopero al mese (o anche di più) come avviene da anni ormai nella Capitale, con poche eccezioni. Tra le ipotesi, anche una modifica delle «comandate»: dovrebbero aumentare le figure professionali (dai dipendenti delle centrali operative a quelli degli impianti elettrici) che saranno obbligate a lavorare, in modo da assicurare la ripresa del servizio in tempi rapidi e ridurre al minimo i disagi per gli utenti. Nella stessa direzione, anche la clausola che prevede l’obbligo di far ripartire treni e bus appena scatta la fascia di garanzia.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it