Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 26/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Da oggi le buste arancioni col calcolo della pensione. Dall’Inps arrivano le prime comunicazioni a 150mila cittadini ancora occupati

ROMA Inizieranno ad arrivare da oggi le prime delle 150.000 “buste arancioni” inviate dall’Inps per informare gli italiani su quando andranno in pensione e soprattutto con quanto. Il dibattito sul sistema previdenziale continua intanto ad essere centrale e Matteo Renzi, sollecitato da una cittadina durante i festeggiamenti del 25 Aprile, spiega che al momento non prende impegni sull’aumento delle minime. Questo anche se lo stesso premier aveva anticipato l’intenzione di destinare il bonus di 80 euro proprio ai pensionati. Una signora pisana, prima dell’inizio della cerimonia all’Altare della Patria ha fermato il premier diraccomandandogli « le pensioni minime». Renzi ha risposto dicendo che «su questo ancora non prendo l’impegno». Nonostante i toni scherzosi il tema è comunque sul tavolo con il governo che cerca risorse per coprire eventualmente la misura. Il tutto con i sindacati che premono in questo momento per trovare anche soluzioni per consentire al sistema pensionistico una maggior flessibilità in uscita. Ieri in particolare Furlan (Cisl) spiega che bisogna intervenire, al di là degli annunci, «perché abbiamo una legge pensionistica iniqua che tiene inchiodati ai posti di lavoro i padri e i nonni, quando nelle famiglie ci sono giovani disoccupati». Intanto l’Inps fa i calcoli: da oggi 150mila italiani inizieranno a trovare nella buca delle lettere l’ormai nota “busta arancione” e a scoprire quindi tra quanti anni potranno lasciare il lavoro e soprattutto su quanto potranno contare come assegno mensile. L’annuncio delle prime spedizioni è stato confermato dall’istituto guidato da Tito Boeri annunciando l’avvio delle spedizione delle prime 150mila lettere con la simulazione standard dell’assegno futuro e della data di uscita. Le buste, spiegavano dall’Istituto, saranno inviate su tutto il territorio nazionale, senza Regioni o Comuni pilota, per rendere il più capillare possibile la loro diffusione. Sempre dall’Inps spiegavano che per la consegna della gran parte di questo primo “pacchetto” bisognerà aspettare appunto i giorni successivi al weekend del 25 aprile. L’invio delle buste sarà casuale relativamente all’età e alla professione dei destinatari. Ovviamente, le spedizioni sono dirette solo a quanti non sono “digitalizzati”, cioè muniti del pin dell’Inps o dello Spid, la password unica che permette l’accesso online ai diversi servizi della pubblica amministrazione. All’interno, chi riceverà la busta, troverà una lettera di tre pagine, con la storia contributiva (e il consiglio a controllare l’estratto conto), la previsione della data di uscita, l’importo dell’assegno e del rapporto tra busta paga e quanto si avrà in tasca a riposo.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it