La Fit-Cisl plaude al ministro Graziano Delrio che ieri ha rilasciato un’intervista al Messaggero.«Quando leggo - dice Giovanni Luciano, Segretario generale del sindacato - di un’intesa con le Regioni per il “Piano delle opere pubbliche”, che realizza una programmazione pluriennale con progetti chiari e trasparenti,non posso che plaudire. Un sistema radicalmente nuovo. Con l’obiettivo di connettere i vari punti della rete, far dialogare Ferrovie e Anas, autostrade e aeroporti,completando gli snodi intermodali che mancano. Quindi piani sinergici e condivisi. Addirittura l’abusata espressione “cura del ferro” sostanziata da investimenti importanti: 17,2 miliardi a Rfi nel 2015-2016 va nella direzione che indichiamo da decenni». Poco soddisfacenti invece le parole sul trasporto pubblico locale.«Non sono tra quelli che pensa- dice Luciano - che il decreto Madia riuscirà a ”mettere al centro la qualità dei servizi ai cittadini e migliorerà le performance”. Non perché non ci piacerebbe, anzi. Semplicemente perché è una riforma sbagliata alla radice. Per due motivi :non risolve il problema della estrema frammentazione di aziende presenti e non tutela i lavoratori. Circa 1.200 sono oggi le aziende di tpl,ma domani rischiano di essere anche molte di più».