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Pescara, 25/07/2024
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Data: 26/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sede regionale nella City, altro stop

L’Enac è legittimato a intervenire sul piano di rischio aeroportuale e dunque sono legittime le modifiche apportate dall’ente, ampliando le aree ricomprese nel piano stesso, al fine di elevare il livello di sicurezza nell’area più prossima all’aeroporto a tutela sia di chi vola che di chi opera a terra nelle vicinanze dello scalo. E’ questo in sintesi l’esito di due ricorsi-fotocopia in Lombardia e in Sardegna (Orio al Serio e Cagliari Elmas) che il Consiglio di Stato ha chiuso accogliendo il punto di vista dell’Enac.
Sentenze che hanno di fatto ribaltato quanto disposto in precedenza dal Tar e che hanno ripercussioni anche su Pescara: confermare nel piano di rischio le zone laterali C e D previste dall’Enac significa congelare lo stallo in cui la City è finita. Gli imprenditori legati all’intervento immobiliare speravano in un diverso esito di questi due ricorsi al Consiglio di Stato. Escludere dal piano di rischio le fasce laterali ovvero la zona su cui è stata realizzata la City (fascia C laterale) avrebbe avuto l’effetto di una via libera alla possibilità di ospitarvi la sede della Regione. Invece nulla cambia e ogni decisione, com’era già prima, viene rimandata al piano di carico antropico: occorre cioè stabilire, in base a criteri sui quali c’è stata finora ampia discordanza, se gli uffici regionali portano in quella sede un significativo incremento di pubblico rispetto a un ufficio privato, a una palestra e anche a un albergo, alternativa che al momento rappresenta l’opzione principale per il destino di quell’opera.
Altro scoglio è capire chi sia titolato a eseguire il calcolo del carico antropico: si è parlato di vigili del fuoco, i quali si sarebbero però sottratti. E’ presumibile che spetti adesso al Comune accollarsi l’arduo compito, considerato che a fronte delle recenti sentenze del Consiglio di Stato il sindaco Alessandrini è disposto ancor meno di prima a firmare il nulla osta per la sede della Regione. Se l’ipotesi della City dovesse saltare, torna in gioco il secondo progetto che è quello alle Poste di via Passolanciano su proprietà in parte dell’imprenditore Toto. Sempre che non venga declassato l’aeroporto, vista la fuga di Ryanair e Alitalia: in tal caso le regole Enac non avrebbero effetto. Ma per Pescara e l’Abruzzo sarebbe una iattura dagli effetti incalcolabili.

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