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Pescara, 25/07/2024
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Data: 27/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Buco nel 730 precompilato, accessibile anche senza pin

ROMA Alla dichiarazione precompilata on line è possibile accedere anche senza essere in possesso del codice Pin rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Nel sistema, insomma, c’è quello che in gergo tecnico viene definito un «bug». È dunque possibile effettuare la consultazione della dichiarazione on line, disponendo soltanto del codice fiscale e della password. Quest’ultima viene inviata a casa per lettera, insieme alla seconda parte del Pin (la prima è generata on line in automatico). Il Messaggero ha effettuato diverse prove sul campo (alcune saranno postate oggi sul sito ilmessaggero.it), riuscendo sempre ad entrare nel sistema e a consultare le informazioni senza necessità di conoscere il Pin. In che modo? Basta collegarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate e accedere alla sezione riservata al 730 precompilato. Appare una schermata che dà la possibilità di scegliere un certo numero di procedimenti di autenticazione per entrare (fisconline, Spid, credenziali Inps).
Il bug è presente usando le credenziali fisconline, quelle più diffuse per gli accessi ai servizi dell’Agenzia delle entrate. Per prima cosa bisogna digitare il codice fiscale e poi la password. Nella schermata c’è un terzo campo da riempire, quello della password di dieci caratteri rilasciata dall’Agenzia. Ma in quel campo basta inserire anche un solo numero a caso e cliccare per l’accesso.
IL SISTEMA
Il sistema correttamente dirà che le credenziali sono errate. Eppure aprendo una nuova finestra del browser internet, tornando al sito della precompilata e cliccando su fisconline, l’utente si troverà immediatamente nella pagina con i suoi dati. Non è una questione secondaria. Fino allo scorso anno, in effetti, per controllare i dati non era necessario il Pin, bastavano solo la password e il codice fiscale. Poi, però, c’era stato un intervento del garante della privacy. In una lettera inviata al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il presidente dell’Autorità, Antonello Soro, aveva sollevato il problema della sicurezza. Le modalità di rilascio on line, aveva spiegato, consentono di ricevere subito la prima parte del Pin e, in seguito, presso il proprio domicilio fiscale, la password e la seconda parte del Pin. Quest’ultimo, aveva osservato il garante, è richiesto solo per l’invio della dichiarazione precompilata, mentre non è necessario per la consultazione della stessa, «con il risultato», aveva aggiunto, «che chiunque entri in possesso della busta trasmessa al domicilio fiscale dell’interessato dall’Agenzia, può accedere a tutti i dati personali contenuti nella dichiarazione che dall’annualità 2015 (ossia da quest’anno, ndr) saranno anche idonei a rivelare lo stato di salute». Per quanto riguarda l’anomalia presente nel sistema, la Sogei, il partner tecnologico dell’Agenzia, ha fatto sapere che il problema sarà risolto entro questa mattina e che non c’è nessun rischio per la sicurezza.

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