Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 27/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Roseto, studente disabile rischia di saltare la gita: lo aiuta l’Unitalsi. I volontari rispondono all’appello dell’istituto Moretti che non trova nessuna agenzia di bus con mezzi dotati di pedana. La preside: «Spero che la nostra iniziativa possa aiutare a evitare altre sofferenze»

ROSETO Gita scolastica, pullman senza pedana, alunno disabile destinato a rimanere a casa. Un déjà vu che sembrava dovesse ripetersi anche all’istituto Moretti di Roseto, ma la preside ha deciso che le cose dovevano andare diversamente, come poi è stato. «Nessuno tra i bus operator che ci hanno risposto presentando l’offerta, disponeva di pedana», racconta Sabrina Del Gaone, la dirigente del Moretti, «così avevamo solo due possibilità: che tutti i ragazzi rinunciassero alla gita, oppure un insegnante avrebbe dovuto seguire la comitiva con la propria automobile portando a bordo il ragazzo con tutti i rischi che ciò avrebbe comportato». Due soluzioni che non hanno convinto il corpo docente del Moretti, anche perché nei giorni precedenti il ragazzo si era dimostrato molto determinato nel voler prendere parte alla gita con i compagni. «Era rimasto davanti la porta della sua aula», racconta la preside, «ripetendo più volte a voce alta la frase: “Io parto”, il che ci ha definitivamente convinti a cercare un’alternativa». E così durante una riunione degli insegnanti qualcuno ha proposto di rivolgersi a una delle associazioni di volontariato che operano sul territorio. «La scelta è caduta quasi subito sull’Unitalsi», dice ancora la dirigente scolastica, «i cui responsabili non hanno avuto bisogno di molte parole, ma si sono limitati a dire “noi ci siamo”, ed è stato bellissimo ascoltare quella frase». Il giorno della partenza, cioè ieri, un nuovissimo pulmino dell’Unitalsi di Giulianova, attrezzato per il trasporto dei disabili, si è presentato nel punto stabilito per la partenza con autista e assistente, proprio di fianco al bus che caricava gli altri ragazzi del 2° geometri le destinazioni della gita: Orvieto e Bracciano. Ma all’appuntamento, fissato per le 6, mancava proprio lui, lo studente disabile, il quale pensava che la gita fosse due giorni dopo, così non si era ancora alzato. «Gli operatori dell’Unitalsi sono andati a prenderlo a casa», racconta ancora la preside, «evitando così disagi alla famiglia del ragazzo. Il tutto completamente gratis, compreso il viaggio di andata e ritorno». Da una situazione di difficoltà ha invece preso il via un nuovo progetto pilota per l’Abruzzo che vede protagonisti l’Unitalsi e l’associazione nazionale presidi (Anp) a favore degli alunni con disabilità. «Si tratta di un segnale importante», spiegano Dante D’Elpidio e Mario Rusconi, rispettivamente vicepresidente nazionale dell’Unitalsi e vicepresidente Anp, «per tutti gli alunni disabili delle scuole italiane e per le loro famiglie per fare comprendere loro che non sono soli. Un’alleanza, la nostra, basata sulla volontà di fare incontrare il mondo della scuola con quello del volontariato con la finalità di abbattere ogni barriera culturale e architettonica». Durante il tragitto, a ogni sosta del bus, i ragazzi a turno e in gruppi di cinque per volta, si sono dati il cambio per salire sul pulmino per far godere anche al loro compagno l’atmosfera tipica delle gite scolastiche. “A volte la soluzione è molto più vicina di quanto immaginiamo” conclude Sabrina Del Gaone “spero solo che questa nostra iniziativa possa servire anche ad altri per evitare inutili sofferenze a chi è stato meno fortunato».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it