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Pescara, 25/07/2024
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Data: 28/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
L’Aquila, un blocco trasversale boccia la variante Sud per Pescara. Opposizione «ferma e costruttiva» al piano di Regione e Anas.

L’AQUILA Un’opposizione ferma, ma «costruttiva»; non un semplice «comitato del no», ma un insieme di associazioni, imprenditori, agricoltori e anche politici per elaborare una proposta alternativa in grado di «mitizzare rischi e impatti e massimizzare i benefici». La “saga” sulla Variante sud, il maxi progetto che dovrebbe, nelle intenzioni di Regione e Anas, velocizzare il collegamento L’Aquila-Pescara, si è arricchita ieri di una nuova bocciatura dell’attuale progetto esecutivo. Il fronte è piuttosto ampio: ci sono politici (Trifuoggi, Di Nicola, Bernardi, Masciocco), gruppi consiliari (L’Aquila Oggi, Rc, Appello per L’Aquila, salviniani, socialisti, Forza Italia, centristi, Ncd, L’Aquila città aperta), interi consigli comunali come quello di Fossa, la minoranza di Barisciano, associazioni culturali e ambientaliste, 20 imprenditori locali. In sostanza è stato bocciato senza appello l’attuale tracciato perché, come hanno spiegato Angelo Jonas Imperiale, Paolo Muzi, Ivo Paiola, Giampaolo Evangelista e Monica Pilolli, sostanzialmente l’opera (da 48 milioni di euro), così come attualmente concepita, ricade su un territorio ad alto rischio idraulico, prevede l’esproprio di 343 particelle, la devastazione di una zona di interesse archeologico e di percorsi turistici sul cammino di Celestino V e San Francesco e persino una rotatoria esattamente sul tratturo magno verso Foggia. Oltre a un’altra rotatoria ex novo all’altezza di Area Sport a Monticchio e alla costruzione di due viadotti sull’Aterno (a 4 e 13 campate). «Tutte le ipotesi sinora disegnate - hanno detto gli esponenti del comitato - prevedono che le frazioni di Bazzano, Paganica, Onna e San Gregorio vengano tagliate fuori. Tutte le attività economiche e produttive, anche quelle presenti nel nucleo industriale di Bazzano e Monticchio fino a San Gregorio, così verrebbero escluse e marginalizzate».
L’IDEA

L’alternativa proposta (frutto di incontri, assemblee partecipate e sopralluoghi) non prevede consumo di ulteriore suolo, ma l’integrazione tra viabilità veloce, locale, percorsi pedonali e ciclabili. In sostanza si tratterebbe di adeguare la SS17 da Onna a San Gregorio con la realizzazione di due rotonde; una strada per la viabilità locale per garantire la fruizione delle attività commerciali tra le due frazioni; un nodo di scambio per la stazione di Paganica; la bonifica dell’ex Ravit; un parco perturbano. In estrema sintesi un percorso che tolta la prima parte si immetterebbe sulla già esistente statale 17. E cioè una roba completamente diversa dall’attuale.

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