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Pescara, 25/07/2024
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Data: 29/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alessandro ai sindacati «Sterili lotte di retroguardia. La verità è che tutti dovrebbero ricordarsi da dove siamo partiti ovvero dai libri in tribunale, dal fallimento prossimo di ex Arpa»

L'AQUILA Per il consigliere delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, l'indizione dello sciopero contro Tua il prossimo 27 maggio è una «lotta di posizionamento e di rivendicazionismo tra sigle sindacali». Una guerra di tessere, insomma, «che poi finisce col danneggiare l'utenza e il diritto alla mobilità degli abruzzesi». Anche perché, sostiene D'Alessandro «i problemi posti legittimamente nei confronti di Tua e Regione Abruzzo sono stati tutti risolti o avviati a soluzione».
I tagli, ad esempio, con il ripristino del fondo del 2015 e la prospettiva di farlo anche per il 2016; o la nomina del nuovo direttore generale che porterà alla riorganizzazione di Tua e a mettere come priorità la lotta all'evasione. E la legge attesa, infine, concernente l'identificazione dei servizi minimi e che «in settimana sarà depositata per essere discussa al prossimo consiglio regionale. Legge mai approvata anche nel totale disinteresse di alcuni sindacati - si toglie qualche sassolino dalle scarpe D'Alessandro - che prima non ne avevano fatto ragione di Stato ed oggi assumono tale materia a pretesto e giustificazione della propria azione». Da questa legge, in fondo, dipende il futuro del ramo commerciale di Tua, in odore di passare alla controllata Sangritana e con il timore, da parte dei sindacati, di essere poi privatizzata. E' grazie o per colpa di questa legge, ovvero della sua assenza e sul conseguente pronunciamento del Tar, dopo tutto, che un vettore privato può offrire oggi un servizio concorrenziale sulla L'Aquila- Roma: 1 euro a corsa che sta decimando gli abbonamenti di Tua. «La verità è che tutti dovrebbero ricordarsi da dove siamo partiti- conclude D'Alessandro -, ovvero dai libri in tribunale, dal fallimento prossimo di ex Arpa al taglio dei fondi dovuti alle penalità per gli anni 2012 e 2013. Mi auguro che, finita la fase della protesta, inizi quella della proposta». Gli scioperi, quello del 13 e quello del 27, però, restano confermati.

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