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Pescara, 25/07/2024
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Data: 29/04/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Interrogazioni sull'aeroporto. Da D'Alfonso veleno sui grillini

PESCARA - Reazione al vetriolo del presidente della Regione Luciano D'Alfonso, per due interrogazioni presentate al Parlamento europeo dalla deputata abruzzese del Movimento Cinque Stelle Daniela Aiuto.

Una vicenda morta sul nascere, a giudicare dalla risposta data in aula dalla Commissione europea, ma che ha innescato la ferocia del governatore. La Aiuto ha interpellato i commissari europei per sapere se ritenevano o meno che si configurasse come aiuto di Stato il fiume di denaro che annualmente la Regione destina all'aeroporto d'Abruzzo di Pescara.

"Sembra che un parlamentare europeo, casualmente eletto, abbia profuso tutte le energie per far chiudere l'Aeroporto d'Abruzzo - ha postato il governatore su Facebook - Si tratta di organizzare il ricorso ad un antico istituto austroungarico, a questo punto. Attivare la 'decadenza per nullità del mandato popolare'. Gli abruzzesi devono sapere chi fa cosa contro l'Abruzzo! Nelle prossime ore, per tanti giorni, dobbiamo concentrare le evidenze su questa strana esistenza di parlamentare europeo".

D'Alfonso rincara la dose nei commenti al post, guadagnandosi autorevoli like, tra tutti quello del consigliere regionale del Pd Camillo D'Alessandro. "Umberto Eco suggerirebbe un processo sommario in piazza", e "Dante Alighieri creerebbe uno spazio riservato ai 'dannosi' nei gironi più infuocati", scrive tra le altre cose.

"Si tratta di due interrogazioni nate anche a seguito di quello che abbiamo rilevato noi in Regione - spiega ad AbruzzoWeb la consigliera regionale Sara Marcozzi - quando abbiamo fatto osservare che forse si stavano dando troppi soldi a Ryanair".

"Visto che la Saga (società di gestione dello scalo, ndr) viene ricapitalizzata annualmente, la Aiuto ha chiesto all'Europa, in due diverse interrogazioni, se ritenesse che questo si configurasse come aiuto di Stato - aggiunge la Marcozzi - la Commissione ha risposto che sulla base degli elementi che ha non ritiene di dover aprire una procedura d'infrazione, quindi il problema non si pone, non si giustifica come specco accade per atteggiamento d'algfonso questa reazione, di persona incapace di confrontarsi".

"Il presidente non riesce a confrontarsi, se con Domenico Pettinari non riesce a interloquire e lo cita per 200 mila euro, se con me neanche e mi sfila la sedia, per una interrogazione morta sul nascere scrive quelle cose, è evidentemente troppo impulsivo", chiosa la Marcozzi.

"Qualcuno deve ringraziare il fatto che oggi sono impegnatissima nei voti in plenaria, ma avrà la sua cortese risposta a suo tempo", si è limitata a scrivere la Aiuto su Facebook.

LA NOTA DELLA SAGA

La Saga, la società che gestisce l'aeroporto di Pescara prende atto ''con grande soddisfazione di quanto riferito dalla Commissione europea in materia degli aiuti di stato Regione - Saga e Ryanair, chiarendo tre punti fondamentali: che in materia di finanziamento non è stato aperto nessun procedimento di indagine formale ai sensi delle norme Ue sugli aiuti di Stato in relazione alle questioni sollevate; che il pronunciamento della Corte Costituzionale Italiana, in ragione dell'intervento di stato non notificato, non comporta necessariamente un'azione della commissione; che non vi sono elementi significativi per valutare le misure di aiuti come sopramenzionate sotto il profilo degli aiuti di Stato''.

La Saga si riferisce ad una interrogazione della parlamentare europea Daniela Aiuto (M5S) che lo scorso 26 gennaio aveva chiesto lumi sulla gestione dei 'finanziamenti illeciti e presunti illeciti' tenuti dalla Regione Abruzzo e dalla Saga.

''Anche su tale pronunciamento adesso è da auspicare tempestivamente una legge regionale pluriennale a sostegno della Società Saga coerentemente con le previsioni del Piano Industriale a suo tempo condiviso dalla Regione medesima. Tale procedimento costituisce il più fattivo, concreto e risolutivo contributo al rilancio del ruolo strategico dell'Aeroporto d'Abruzzo come migliaia e migliaia di cittadini si auspicano - prosegue la Saga - Si spera che ciò sia motivo di ampia condivisione da parte di tutte le forze sociali, politiche ed istituzionali che hanno minimamente a cuore l'interesse della nostra comunità regionale''.

LA NOTA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE

"Squalificante. Un susseguirsi di frasi sporche ripulite, con grande sforzo, da qualche citazione più o meno appropriata. Le frasi del presidente D'Alfonso raccontano un animo senza stile e inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale di tale rilievo".

Così in una nota il M5S Abruzzo.

"Leggiamo, infatti, dal profilo Facebook del presidente della Regione Abruzzo un attacco frontale a qualche parlamentare europeo, di cui non ha il coraggio neanche di fare il nome, ma che scatena la sua ira a tal punto da costringerlo a rivelare una natura violenta, volgare e sicuramente inadeguata al ruolo".

"Siamo certi che il presidente conosce a menadito il diritto e la procedura penale e quali possano essere le affermazioni giustificanti una querela, offre gli indizi per capire di chi si tratta, ma di fare il nome proprio non se ne parla. Faccia il nome se ne è capace! Faccia il nome dopo lo sproloquio dei commenti in cui addirittura viene chiamata in causa l’urina e il peggior gesto di disprezzo che s i possa attuare nei confronti di una persona".

"Lasci stare D'Annunzio. Ci sembra vittima di un delirio di onnipotenza, l’ennesimo. Il presidente pensa che benedicendo gli avversari politici con un tale gesto questi si ravvedano? Quello che ottiene è solo un effetto respingente, rappresentandosi come qualcuno che non ha più argomenti politici e non riesce a stupire se non ricorrendo ad un linguaggio scurrile, scorretto e non idoneo a chi con l’arte oratoria si è sempre fatto strada".

"Noi non sappiamo a chi si rivolgesse il presidente ma un’idea ce la siamo fatta, come gli altri abruzzesi, proprio grazie a quegli indizi che riportano parole che spesso usa anche in consiglio regionale per classificare chi si oppone a lui. Il presidente non ha altro modo che affrontare l’avversario politico, cita in giudizio quando non può parlare e sputa rospi di questo genere quando non può citare in giudizio, toglie sedie con violenza, perché di fatto, a prescindere dalle accuse mosse, la cosa che fa adirare così tanto D’Alfonso è che ci siano dei portavoce in ogni grado istituzionale che fanno il proprio lavoro, senza temere le sue velate minacce e che non si fermano davanti a nulla perché non hanno interessi propri se non quelli degli abruzzesi".

"Si rassereni, se tenta di intimorire qualcuno, fallisce miseramente ogni giorno. Impari a gestire rabbia e istinti, perché non ci fa una gran bella figura davanti ai cittadini", conclude la nota dei grillini.

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