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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/04/2016
Testata giornalistica: Mapero'
Aiutoooo!!! Ecco la risposta di Daniela Aiuto al governatore abruzzese Luciano D’Alfonso.

Hanno continuato a giocare con i nomi, la Aiuto che non aiuta, e che affossa l’aeroporto, e che gioca contro la sua regione, e che ostacola il turismo, e che non doveva essere eletta, lei l’Onorevole “Ostacolo” come l’ha battezzata il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. Hanno schierato persino il Pd, con tanto di conferenza stampa per combattere una battaglia che non ha senso e che la gente non capisce. Chi vuole affossare l’aeroporto? E come si affossa un aeroporto? Basta davvero un’interrogazione al Parlamento europeo? E non c’è niente di più serio di cui parlare? Masu’.

Una sbornia collettiva che ha paralizzato l’Abruzzo per tre giorni: non si parlava d’altro, presidente con annessi e connessi in trasferta a Zagabria tutti attorcigliati intorno a un post pieno zeppo di insulti nei confronti dell’europarlamentare pentastellata Daniela Aiuto, colpevole di aver fatto un’interrogazione sui cospicui fondi con cui la Regione tiene in vita la Saga e il suo aeroporto, una specie di flebo permanente, e poi qui il coro dei risponditori e dei condivisori automatici e dei mipiacisti e dei sostenitori e dei fruitori, tutti a dare manforte al presidente, ecchecavolo si deve mai vedere, ma come siamo bravi noi belli e ottimisti mentre voi brutti sfigati pozzangheristi tristoni ostacolatori. Masipuò.

Niente, ieri la Aiuto ha risposto prima con un comunicato e poi in serata dalla piazza di Vasto alla presenza del vice presidente della Camera Luigi Di Maio, per dire che al parlamento europeo a volte occorrono anche dieci interrogazioni per avere una risposta positiva. E lei non mollerà la preda, stai sereno presidente, ha urlato.

E la Regione, attraverso i cloni presidenziali, ha detto molto di più. Intanto ieri ha cominciato a lastricare le dichiarazioni di cautela, e parlando dell’iniziativa della Aiuto, ha ammesso che possa essere e che , eccetera eccetera. E però poi ha assestato il colpo finale (agli elettori): ha detto che anche se i finanziamenti alla Saga non fossero stati legittimi, loro .

Ps: insomma, abbiamo accertato che per il bene dell’Abruzzo la nostra classe politica sarebbe pronta anche a violare le leggi. Ma siamo sicuri che è per questo che sono stati eletti?

Aiuto: non mi fermo qui
Ecco la risposta di Daniela Aiuto al governatore abruzzese Luciano D’Alfonso.

Vergognoso il delirio di onnipotenza del governatore D’Alfonso. Rimango sconcertata dai toni volgari ed offensivi con cui il Presidente si è rivolto alla sottoscritta in un bieco tentativo di scarico di responsabilità, con la sua più nota violenza verbale. Violenza della quale il Presidente ormai fa sfoggio quotidianamente senza alcuna remora nei confronti delle donne e delle istituzioni. Ha tentato vanamente di far ricadere su di me le responsabilità della crisi dell’Aeroporto d’Abruzzo. Colpe che sono in toto della Regione e della società di gestione SAGA. In uno dei suoi giochi abituali di riflesse responsabilità. L’interrogazione alla Commissione europea alla quale si riferisce il Governatore risale alla fine del mese di gennaio, quando scoppiò lo scandalo RyanAir. L’interrogazione voleva far luce sulla scellerata gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo, perpetrata negli anni. Quarantotto milioni di euro di fondi che la Regione ha erogato dal 2000 ad oggi alla SAGA, con contratti che quest’ultima ha stipulato con RyanAir nel 2009, poi rinnovati nel 2014, in scadenza proprio quest’anno. Nulla di tutto questo è stato mai notificato all’Unione europea, come invece previsto dal trattato sul funzionamento dell’Ue. E non per chiedere alla Commissione europea di chiudere l’aeroporto d’Abruzzo, come ha affermato ieri sera il gran Governatore d’Abruzzo in uno dei suoi ultimi deliranti post in merito. Evidenza che le interrogazioni neanche le ha lette ed esterna per sentito dire. Nel mese di gennaio, nel pieno svolgimento del mio mandato di eurodeputata, agendo nell’esclusivo interesse degli abruzzesi, già tartassati da tasse regionali, da surplus di ticket sanitari e dalla gestione allegra dei bilanci, ho chiesto chiarimenti alla Commissione europea con due interrogazioni. Ho risposto così alle numerose sollecitazioni arrivate dal territorio, dove evidentemente i cittadini non si sentono più rappresentati. I contratti con RyanAir sarebbero da ritenersi “nulli di pieno diritto”. È necessario fare chiarezza, soprattutto alla luce dell’annuncio del vettore irlandese di abbandonare lo scalo d’Abruzzo. Lavorare affinché si faccia luce e trasparenza sull’uso di tali fondi pubblici, soprattutto quando si ravvisano anche comportamenti illegali: questo è il mio dovere. Ma forse “ficcare il naso” nei loro affari da fastidio. Io non mi fermo qui e certamente l’atteggiamento “intimidatorio” del Governatore non mi spaventa. Si rassereni il Governatore, presenterò presto altre interrogazioni alla Commissione europea, fino allo sfinimento, pur di far alzare l’attenzione su quello che accade in Abruzzo. Ricordiamo che, se ci dovesse essere una chiusura dell’aeroporto d’Abruzzo, cosa che scongiuriamo, sarà responsabilità di una gestione pessima del l’infrastruttura perdurata per anni e anni, e non certo perché un cittadino portavoce degli abruzzesi a Bruxelles fa una lecita domanda agli stessi uffici di Bruxelles che dovrebbero verificare la correttezza dei comportamenti di chi amministra tali infrastrutture. D’Alfonso stia sereno, non è possibile sconfiggere chi non si arrende mai.

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