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Pescara, 25/07/2024
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Data: 02/05/2016
Testata giornalistica: Corriere della Sera
«Nessuna sorpresa, avevo già i conti» Quelli preparati alla busta arancione

Edoardo, 50 anni, operaio di Pistoia. Racconta che ha avuto un po’ di batticuore quando ha ricevuto la lettera Inps che dice a quanto ammonterà il suo assegno. Ma la somma la conosceva già. La vera preoccupazione è per il figlio senza lavoro.

«Ho aperto la cassetta della posta e ho visto che c’era la busta arancione, la scritta Inps. Un po’ di batticuore l’ho avuto ma poi ho controllato, i conteggi me li ero già fatti fare: nessuna sorpresa». Anche Edoardo Bresci, 50 anni, ha ricevuto la lettera dell’Inps che dice quando potrà andare in pensione e quanto prenderà. Lui lavora come operaio alla Landucci, fabbrica di Pistoia che produce trafile per la pasta.

Come è andata?
«Dice che posso andare in pensione nell’agosto del 2030, con 2.170 euro lordi al mese. Oppure, se tiro fino al 2035, arrivo a prendere 2.900 lordi. Per me non è stata una sorpresa. Ma in azienda l’hanno ricevuta anche colleghi più giovani. Erano meno contenti».
Secondo lei è giusto dire a chi lavora quanto prenderà di pensione?
«Sì, mi sembra una buona idea. Perché bisogna prepararsi al futuro».
E lei come si preparerà?
«Nulla di particolare. Sono cose che più o meno si sanno anche se dobbiamo stare attenti perché siamo una famiglia mono reddito, mia moglie sta a casa. La vera preoccupazione è per mio figlio. Ha 25 anni, non lavora. Lui cosa farà?».

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