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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ortona cala i progetti a Civitavecchia: «Vogliamo l’alleanza»

L'AQUILA Da Ortona ha imboccato l'autostrada ed è arrivato direttamente al porto di Civitavecchia, dove è intervenuto ieri ad un corso di economia del mare. «E' tutta nella cronaca di questo viaggio - spiega il consigliere delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro - la potenzialità e il futuro della connessione tra i porti abruzzesi e quello romano. Un collegamento diretto che nessuno sull'Adriatico può vantare e che ci pone come naturale prosecuzione del traffico di merci e uomini sulla dorsale tirrenico-adriatica». A Civitavecchia D'Alessandro si è fatto accompagnare anche dal presidente di Confindustria Chieti-Pescara, Gennaro Zecca, e ad accoglierli c'erano i rispettivi omologhi della Regione Lazio: un'occasione per rinsaldare un legame che sulla carta, però, non c'è ancora, visto che i porti abruzzesi sono per il momento sotto l'autorità di bacino di Ancona.
DOPO L’ACCORDO
«Dopo l'accordo siglato con la Regione Lazio e il parere favorevole della conferenza Stato-Regioni - chiarisce D'Alessandro - il passaggio sotto l'autorità di bacino di Civitavecchia è solo una questione di tempo: quando sarà pubblicato il decreto avremo sessanta giorni per fare richiesta e perfezionare le carte». Sul piatto D'Alessandro ieri ha portato non solo le carte, ma anche le «banconote»: investimenti per 45 milioni di euro già contemplati dal Masterplan, oltre ai 10 milioni previsti già da Ferrovie per l'ultimo miglio su Vasto. «Con il Masterplan ad Ortona completeremo la diga foranea, faremo il dragaggio e collegheremo il porto con la stazione ferroviaria e con l'autostrada. Si tratta di investimenti infrastrutturali, ma non solo - aggiunge -: un capitolo a parte sarà dedicato alla formazione e in particolare al progetto dell'Its, un istituto tecnico superiore da realizzare ad Ortona e dedicato a corsi post-laurea per le discipline nautiche. Una scuola d'eccellenza a cui si rivolgeranno non solo gli abruzzesi, ma anche i laziali».
LA STRATEGIAInsomma sul mare e le strutture che lo popolano, la Regione punta molto: «Il porto di Civitavecchia quindici anni fa contava ottocento addetti, oggi ne occupa seimila - continua D'Alessandro - pensiamo che in Abruzzo lo sviluppo del sistema portuale porterà oltre ad un'esplosione di investimenti, anche a quella di occupazione, anche se non ambiamo a fare i numeri di Civitavecchia. A Civitavecchia, d'altronde, siamo funzionali e complementari, perché garantiamo in modo immediato il collegamento con i traffici dall'Est e del Mediterraneo».

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