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Pescara, 25/07/2024
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Data: 08/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Avviso di garanzia per Nogarin del M5S. Il sindaco di Livorno si dice pronto a fare un passo indietro. Grillo: «Tieni duro». Il Pd attacca: «Solita doppia morale»

La tegola giudiziaria questa volta cade sui 5 Stelle. Nel giorno in cui Grillo, Di Maio e i vertici del Movimento organizzano a Lodi una manifestazione di protesta contro il sindaco dem Uggetti, arrestato nei giorni scorsi, il sindaco pentastellato di Livorno Filippo Nogarin riceve un avviso di garanzia per la vicenda legata alla società di gestione dei rifiuti Aamps. E si dice pronto a dimettersi nel caso durante le indagini preliminari dovesse emergere «una condotta contraria ai principi del Movimento 5 Stelle ». «Come già avevo previsto in questi giorni, stamattina ho ricevuto un avviso di garanzia legato alla richiesta di concordato per l’Aamps di Livorno del tutto identico a quello dell’assessore Lemmetti (anche lui dei Cinque Stelle ndr). Non conosco ancora quale sia la contestazione specifica che la procura muove nei miei confronti ». In realtà, stando a indiscrezioni che trapelano dal Movimento, l’avviso ricevuto da Nogarin farebbe riferimento ad una sola ipotesi di reato, la bancarotta fraudolenta. Che sarebbe da mettere in relazione, secondo i 5 Stelle, con la decisione del sindaco di procedere al concordato per l’Aamps. Quel che è certo è che i vertici del Movimento si schierano al fianco di Nogarin. E la conferma arriva da Grillo che ieri gli ha telefonato per rinnovargli la fiducia: «Ti sosteniamo, siamo con te. Tieni duro, nonti lasciamo solo». L’inchiesta ruota intorno all’Aamp, società di raccolta dei rifiuti partecipata al 100% dal comune di Livorno e gravata da circa 40 milioni di debiti. Debiti ereditati dalla passata giunta comunale a guida Pd. Debiti che gli amministratori Cinque Stelle avevano deciso di non ripianare chiedendo e ottenendo il concordato preventivo in continuità e portando i libri contabili in procura. A Lemmetti il pm aveva contestato le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e abuso di ufficio. Che, secondo l’accusa, sarebbero stati generati da tre distinti episodi: l’assunzione di 33 precari all’Aamps (che avrebbe aggravato la situazione finanziaria dell’azienda), l’azzeramento del Consiglio d’amministrazione perché contrario al concordato preventivo e il via libera al bilancio del 2014 ereditato dalla passata giunta. Il caso giudiziario che coinvolge il sindaco Cinquestelle spinge il Pd a replicare ai vertici del Movimento che proprio ieri erano a Lodi per la vicenda del sindaco dem Uggetti. «Di Maio era a Lodi questa mattina, mi auguro che vada a Livorno a chiedere le dimissioni del suo sindaco. Il 21% dei Comuni amministrati dal Movimento 5 Stelle ha problemi con la giustizia, ma il loro grido onestà, onestà diventa omertà, omertà quando riguarda loro» attacca Maria Elena Boschi. E Debora Serracchiani, vicesegretario Pd, non è da meno: «Il blog di Grillo anche oggi incarna perfettamente lo spirito giustizialista a corrente alternata. Inflessibili con gli altri, molto, ma molto comprensivi con i propri esponenti politici, sono diventati maestri della doppia morale». Al coro si aggiunge Andrea Romano, deputato livornese: «I Cinque Stelle danno lezioni a tutti ma non riescono a guardare in casa propria. Nogarin ne parli con Grillo, Di Maio e tutti coloro che nel suo partito usano a sproposito i valori dell’onestà ».

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