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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/05/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
La crisi del tpl - Roma: il tpl della Capitale fa acqua da tutte le parti. I lavoratori della Scarl Tpl sul piede di guerra

Dopo Atac anche Scarl tpl, società che gestisce 104 linee periferiche e delle 27 linee notturne di bus, è alle prese con una pesante situazione finanziaria.

Sarà colpa del ponentino, o forse del territorio comunale più esteso d’Europa, fatto sta che il tpl a Roma, sia nella versione pubblica che in quella privata, non solo non funziona ma accumula debiti.
L’ultima vicenda che si è guadagnata le pagine dei giornali riguarda la Scarl Tpl, il consorzio privato costituito pariteticamente da Umbria Tpl, Marozzi e il consorzio Cotri, perché da oltre 2 mesi non paga gli stipendi ai lavoratori.
Per ora l’unico dato certo è che le casse dell’azienda sono vuote perché, come dichiarano il presidente del consorzio Antonio Pompili e l'amministratore delegato Luciano Vinella, il Comune di Roma è in ritardo nei pagamenti e continua nella politica dei tagli al servizio.
I sindacati, dal canto loro, contestano non solo il mancato pagamento degli stipendi, ma anche il mancato pagamento dei contributi previdenziali, delle quote per i fondi pensione integrativi, delle ferie e dei permessi non goduti, dei buoni pasto.
In questo clima esasperato la garanzia data dal Prefetto Gabrielli circa il pagamento di 6,2 milioni di euro da parte del Comune di Roma ha fatto rientrare in extremis lo sciopero.
Quello che è certo è che il nuovo Sindaco di Roma si troverà sul tavolo il disastro dell’Atac e quello della Scarl Tpl. Un bel battesimo di fuoco.

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