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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Luciano D'Alfonso: «Nomino solo gente preparata: ecco i nomi». La replica del Direttore Mauro Tedeschini: «Resto perplesso quando vedo Mario Amicone resistere sulla poltrona dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale... Ma mi sconcerta anche vedere entrare nello staff Moreno Di Pietrantonio»

Gentilissimo Direttore, non c'è alcun dubbio che in Abruzzo esista un tema di crescita complessiva della classe dirigente in tutti i settori della vita pubblica, economica, sociale, culturale, che non riguarda solo la tanto bistrattata "classe politica" ma tutti coloro che per le funzioni esercitate costituiscono ciò che Gaetano Mosca avrebbe definito l'élite, che fa da infrastruttura sociale della comunità abruzzese. Non vi è alcun incarico attribuito da questo governo regionale che non abbia risposto a criteri di competenza, preparazione e motivazione, chiedendo ai candidati di presentare progetti concreti e legando i loro compensi al raggiungimento dei risultati. Allo stesso tempo, la scelta di puntare su giovani di qualità è stata netta e chiara. Posso dire senza timore di smentita di aver indicato in ruoli anche delicati ed importanti giovani di sicuro valore e di aver avviato un rinnovamento senza precedenti della classe dirigenziale pubblica regionale. Penso al direttore generale Cristina Gerardis, a Nataliè Dompè al timone del Teatro Stabile, ad Alessandro Felizzi alla guida della Fira, a Daniela Valenza alla presidenza dell'Ersi, a Evelina D'Avolio nel cda di T.U.A. e a Valentina Maio nel cda di Abruzzo Sviluppo (anche se oggi non vi figura più); penso ai quattro membri under 40 presenti nel mio staff di segreteria. Nel prefigurare una nuova classe dirigente abbiamo cercato il giusto mix tra esperienza e ringiovanimento, poiché è mia personale convinzione che la virtuosità nella formazione delle classi dirigenti stia nel far incontrare la vitalità delle giovani leve con il patrimonio di conoscenze di cui sono portatrici le generazioni più anziane, anche recuperando il valore dell'impegno e il desiderio di trasmettere sapere di coloro che non sono più formalmente attivi nella vita lavorativa. Si spiega così la scelta del prof. Nicola Mattoscio e dell'imprenditore Emilio Schirato per la Saga, del rettore Luciano D'Amico per T.U.A., dell'ex rettore Mauro Mattioli per l'Istituto zooprofilattico e dell'avvocato Tommaso Navarra per il Parco del Gran Sasso-Laga. E mi piace ricordare la battaglia per avere Rita Bernardini quale Garante delle libertà, oltre alla nuova consigliera di parità della quale presto si conoscerà il nome.

Luciano D'Alfonso presidente della regione Abruzzo

Personalmente resto perplesso quando, per esempio, vedo Mario Amicone resistere sulla poltrona dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale, un ente fondamentale per una regione che passa da un'emergenza ambientale all'altra: non ho nulla contro la persona, che conosco appena, ma parliamo di un politico di lungo corso, 70enne, che ci azzecca poco con le materie ambientali. Ma mi sconcerta anche vedere entrare nello staff (per organizzare eventi) Moreno Di Pietrantonio, un simpatico psicologo che è anche il segretario del Partito Democratico di Pescara, ex consigliere, ex assessore... Il timore è che il governatore Luciano D'Alfonso, dopo essere partito bene, sia tornato alle vecchie logiche.

Mauro Tedeschini - Direttore "il Centro"

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