Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 11/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Nannicini parla, Camusso e Barbagallo se ne vanno

ROMA Dalla Uil minimizzano con una nota stampa appena si rendono conto che il caso sta montando. Lo faranno anche dalla Cgil a pomeriggio ormai inoltrato. Al di là della tempistica, la linea di Carmelo Barbagallo e Susanna Camusso è la stessa: «Impegni pregressi». E ovviamente è impossibile smentirli. Però la coincidenza è sembrata davvero strana: i due leader sindacali hanno deciso di alzarsi dalle poltrone di prima fila a loro riservate per l’assemblea annuale di Rete Imprese Italia proprio mentre stava parlando Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. L’uscita non è passata inosservata anche perché, guarda caso, in quel momento Nannicini, che del premier Renzi è il braccio destro per quanto riguarda la politica economica, stava parlando proprio dei corpi intermedi, delle parti sociali, di un cambio di rotta rispetto ai «riti» di un tempo. Il capo della squadra economica di Palazzo Chigi stava dicendo: «Il governo Renzi viene dipinto con una caricatura, quella di essere allergico al confronto con i corpi intermedi e con le parti sociali, io credo semplicemente che ci sia una stagione politica che usa metodi diversi, si tiene un po’ lontana da certi riti che avevano finito per essere una politica debole, per deresponsabilizzarsi rispetto a certe scelte». Visto che da mesi i sindacati chiedono di essere convocati per discutere delle misure che il governo intende adottare sulle pensioni, le parole di Nannicini - principale estensore del dossier pensioni - non sembrano di grande apertura.
Non può stupire quindi se l’uscita dalla sala dei due leader sindacali, proprio a ridosso di quelle parole, sia stata interpretato dai presenti come un atto polemico. Loro però negano: dopo la relazione del presidente di Rete Imprese Italia, avevano già in programma altri impegni.
Dal canto suo Nannicini minimizza: «Non ho notato nulla». Però poi, conversando con i cronisti, non rinuncia a un’altra stoccata: «Il dialogo c’è, poi ognuno deve fare la sua parte. C’è chi la interpreta mostrando i muscoli sui giornali e chi intervenendo sui problemi». E allora la polemica scoppia sul serio. La frase sui muscoli proprio non va giù alla Camusso, che nel pomeriggio replicherà così: «È un concetto ardito da parte di un governo che li mostra spesso. Quanto a vecchi riti, non scherzano...». Insomma, l’uscita dalla sala sarà stata anche una coincidenza, ma che ben si inserisce in un contesto di tensione alle stelle.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it