Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.577



Data: 15/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Amicone: «Ho 70anni e li porto bene. E D'Alfonso mi stima»

Egregrio Direttore, in riferimento a “ditelo al Centro” del 10 maggio 2016 (leggi l'articolo), nel ringraziarla per la sua attenzione nei miei riguardi – senza conoscermi! – ed essere additato come esempio negativo nella sua polemica per le nomine con il presidente D’Alfonso, mi preme sottolineare che le sue perplessità sono inutili e fuori luogo perché io non sto “resistendo” sulla “poltrona dell’Arta” ma sto semplicemente portando a termine con orgoglio, impegno e passione un mandato conferitomi previa selezione pubblica, dalla giunta regionale pro-tempore dal marzo 2014. Non mi risulta infatti che sto lottando contro qualcuno per difendere l’incarico che non mi ha conferito D’Alfonso che ringrazio per le sue espressioni di stima e di rispetto ma che mi ha opportunatamente e cautelativamente (vedi sentenza Corte costituzionale per il direttore di Abruzzo lavoro) confermato a proseguire l’impegno contrattuale con la nuova giunta. Quando poi alle sue perplessità per la mia estraneità ai problemi ambientali mi consenta di precisare che l’Arta dispone già di validi tecnici e perciò dissento dalla sua visione tecnocratica e se questo è il motivo, ma ne dubito, mi sembra strano che invece non si chiede se il presidente della Saga ha il brevetto da pilota, se il presidente della TUA ha la patente d-K e se i direttori delle Asl sono tutti medici o no, ecc.ecc.. farebbe quindi bene per onestà intellettuale e trasparenza che si richiedono anche ai giornalisti ed in modo particolare ai direttori dei quotidiani, a dire chiaramente le vere ragioni della mia citazione come esempio: se per ragioni politiche la capisco anche se non si giustifica per il ruolo che lei ricopre ed ancora meno si giustifica se per antipatia, ma sappia che questo è un sentimento solitamente reciproco a cui si potrebbe aggiungere anche quella per il “suo giornale” che non leggo perché non mi sembra abbia il crisma di un giornale indipendente. Quanto poi ai miei 70 anni, immagino la sua invidia perché per grazia di dio li porto bene e immagino la delusione per non avermi potuto finora citare, nonostante il lungo corso, in qualche articolo di cronaca di mala-politica a lei tanto a cuore.

dott. Mario Amicone (direttore Arta Abruzzo)


Chi mi conosce sa che non sono mai mosso da astio personale, tanto più nei confronti di persone che non conosco e fortunatamente non frequento come Amicone. Credo però che un giornale abbia il diritto-dovere di esprimere le proprie opinioni e la mia, che ribadisco, è che questa regione abbia bisogno di una nuova classe dirigente. I nostri giovani migliori se ne vanno all'estero perché qui mancano le opportunità, mentre persone di 70 anni e più restano attaccati alle loro poltrone. Questo è un fatto. Quanto al paragone con la Saga e con la TUA , ricordo che Nicola Mattoscio e Luciano D'Amico sono presidenti e non direttori delle due società, ma temo che spiegare la differenza al nostro interlocutore sia impresa ardua e forse vana. Quanto agli insulti rivolti al giornale, credo che si commentino da soli e mi complimento ancora con il presidente D'Alfonso che da due anni conferma al vertice dell'Arta un personaggio che firma lettere come questa. Auguri di cuore a entrambi.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it