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Pescara, 25/07/2024
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Data: 15/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Gli ex Attiva: Alessandrini deve aiutarci. Incontro in piazza con gli avvocati: «Il sindaco diffidi il ministero: rivogliano il nostro lavoro a tempo indeterminato»

PESCARA Una “diffida stragiudiziale”, come aveva già anticipato il Centro, che verrà notificata al ministro del Lavoro e al direttore generale del dicastero, per obbligare l'ente di via Vittorio Veneto a pronunciarsi entro trenta giorni con un proprio parere, o, in caso contrario, di motivare la decisione. Solo che, è questa la novità di ieri, dovrà essere il consiglio comunale, unitamente al sindaco, Marco Alessandrini, a inviare la «diffida». È questa la decisione presa nella reunion (nella foto) di ieri in piazza Italia, tra gli ex lavoratori interinali di Attiva e i loro avvocati, Fabio Di Paolo e Carlo Alfani, all'indomani della doccia fredda che ha preso forma attraverso la decisione del ministero del Lavoro di non pronunciarsi sull'interpello posto dal Comune, in cui si chiedeva un parere sulla possibilità o meno di poter trasformare i contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato degli ex dell'azienda che gestisce i rifiuti e l'igiene urbana in città. Né un sì né un no, dunque, da Roma, che ha scelto di attendere il verdetto della Corte d'appello dell'Aquila del 7 luglio, la quale dovrà pronunciarsi sulla sentenza di primo grado, appellata da Attiva, che ha disposto, per un ex interinale, la trasformazione del vecchio contratto a tempo indeterminato, in un contratto a tempo indeterminato. Ossia, quello che chiedono i circa 70 operatori ecologici, i quali, da più di quattro mesi, stazionano in un presidio allestito proprio di fronte al Comune. Intanto, ieri, nell'incontro con i legali, musi lunghi, sconforto e qualche urla in direzione del palazzo di città. Con l'intenzione di andare avanti per le vie giudiziali e pertanto con la richiesta di un riconoscimento, attraverso i tribunali, della conversione del rapporto di lavoro, dopo anni alle dipendenze a tempo determinato. Sarà Piernicola Teodoro, capogruppo in consiglio comunale della lista Scegli Pescara-Lista Teodoro, il primo firmatario - così come accaduto anche per l'interpello - della richiesta di «diffida stragiudiziale». «Chiederò a tutti i consiglieri comunali e al sindaco», ha fatto sapere ieri Teodoro, «di firmare per la diffida». La notizia dell'altro ieri, in cui il ministero del Lavoro ha deciso di attendere l'esito della controversia ora al vaglio della Corte d'appello dell'Aquila, non è piaciuta ai diretti interessati. Per Fernando Colaiocco, uno degli ex interinali, per tutta la vicenda «si è perso molto tempo», mentre il collega Giuseppe Granata osserva che «ci hanno girato le spalle». Per il resto, bocche cucite da parte degli ex di Attiva, e poca voglia di parlare, dopo mesi di campeggio in piazza Italia, tra manifestazioni e iniziative, intervallate anche da uno sciopero della fame, e da una visita dello showman Rosario Fiorello, che ha solidarizzato con il gruppo di lavoratori, lanciando anche un appello durante un suo spettacolo che si è tenuto nelle scorse settimane in città. Il sindaco Alessandrini, inoltre, l'altro ieri, dopo aver appreso la decisione del ministero del Lavoro, ha manifestato l'intenzione di sottoporre un'istanza al Cicas della Regione Abruzzo, il Comitato di intervento per le crisi aziendali, in cui si chiederà, per gli ex di Attiva, un prolungamento della cassa integrazione, sia per quei lavoratori per i quali non è ancora scaduta sia per coloro la cui cessazione è prevista per i prossimi mesi. «Si tratta di una misura eccezionale e straordinaria, che non ha precedenti in Italia», ha voluto sottolineare il primo cittadino.

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