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Pescara, 25/07/2024
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Data: 15/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fuma in aeroporto, Aerdorica: licenziato

ANCONA “Per una sigaretta vieni licenziato, per 40 milioni di 'buco' vieni premiato. Luciano uno di noi". Con questo cartellone di protesta esposto dai lavoratori, lo sciopero di quattro ore dei dipendenti di Aerdorica, il primo nella storia dell'aeroporto marchigiano, è stato idealmente dedicato a lui, Luciano. Un lavoratore dello scalo licenziato in tronco dopo essere stato sorpreso con una sigaretta, tre giorni fa, nello spogliatoio del personale, dove vige il divieto di fumo come, del resto, in tutta l'area aeroportuale. Non una "vittima" degli esuberi, dunque, anche se i sindacati temono che il fumo sia stato, per l'azienda, solo un pretesto. «Temiamo - dice Fabrizio Fabbietti, Cgil trasporti - che il cda, non potendo usare altri metodi per ridurre il costo del lavoro, proceda in questo modo. Non c'è solo il caso di Luciano. Dopo quattro anni in servizio all'aeroporto, ad una ragazza in apprendistato professionalizzante, sempre precisa sul lavoro e impegnata, negli ultimi tempi, in un corso preparatorio per il lavoro al check-in, non è stato rinnovato il contratto. Non ho mai visto, neanche nelle aziende private, un caso del genere. Il clima in Aerdorica, purtroppo, è molto teso: di fronte ad una situazione difficile per il futuro dello scalo, i vertici avrebbero dovuto avviare una gestione in completa collaborazione con il personale e invece sta usando metodi quasi dittatoriali».
Ieri, si diceva, lo sciopero di quattro ore, dalle 13 alle 17, con presidio dei lavoratori. Limitati i disagi per l'utenza, dato che i tre voli previsti in questa fascia oraria erano stati preventivamente posticipati. Non tutti i viaggiatori, però, erano informati. Di sicuro non quelli a bordo di un pullman arrivato a Falconara in pieno sciopero con una comitiva che si sarebbe dovuta imbarcare sul volo per Monaco delle 16,40, posticipato però alle 18. Al centro dello sciopero, il mancato pagamento di due mensilità di stipendio arretrate e la mancata applicazione del rinnovo contrattuale approvato nel 2014. Chiusa la protesta, lo sguardo è già a domani, quando nel pomeriggio i sindacati torneranno a sedersi al tavolo di confronto con il cda di Aerdorica. «Dall'accordo - dice Fabbietti - devono scomparire gli esuberi. E' la condizione per restare al tavolo».

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