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Pescara, 25/07/2024
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Data: 15/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Call center, vertice a Roma per salvare i 234 lavoratori. Martedì la società di telefonia mobile HG3 incontra i sindacati per individuare un nuovo gestore dopo che Global Service ha contratto debiti per 4,5 milioni

I primi sentori della crisi, all’interno del call center Globe Network, si erano avvertiti a luglio del 2015, quando l’azienda aveva annunciato 60 esuberi, poi rientrati grazie all’accordo siglato dalla Uil-Uilcom, con il ricorso ai contratti di solidarietà e la fuoriuscita volontaria di alcuni dipendenti. Ma sempre a luglio dello scorso anno la H3G, unico committente, ha scoperto il debito di 4.5 milioni contratto con l’Agenzia delle Entrate. E qualche giorno fa, l’ultimo atto, con l’invio della lettera di disdetta della commessa. Il 30 giugno potrebbe scattare il licenziamento collettivo. Si lavora per scongiurarlo. Quella del call center aquilano non è storia nuova. Molte altre strutture analoghe sono state costrette a chiudere con ripercussioni su centinaia di famiglie.L’AQUILA H3G si sgancia dal fornitore Globe Network, ma sta già lavorando per individuare una soluzione che salvi il call center aquilano, tutelando l’attuale personale. Prova ne è il tavolo, convocato per martedì a Roma con i sindacati nazionali, sul quale i 234 operatori ripongono tutte le loro speranze. Nei corridoi dell’azienda, all’interno del polo elettronico, si rincorre una ridda di voci. Ma dopo tanta solidarietà, manifestata a parole dalla politica locale, i dipendenti che dal 1° luglio rischiano il posto di lavoro vogliono fatti concreti. Continua la mobilitazione, con gli occhi puntati sulla capitale. IL TAVOLO ROMANO. Il piano di salvataggio del call center Globe Network, a cui H3G ha disdetto l’unica commessa a partire dal 30 giugno, inizia con la riunione convocata dalla stessa società di telefonia mobile per martedì a Roma, alla presenza delle segreterie nazionali dei sindacati. «H3G non vuole più avere niente a che fare con il fornitore Globe Network», spiega il segretario della Uilcom, Piero Francazio, «ma ha comunque manifestato la volontà di salvaguardare il call center aperto all’Aquila dopo il sisma del 2009. Si cerca un’altra azienda, che prenda le redini della struttura e ricollochi tutti gli attuali 234 addetti. Trattandosi di un grande operatore della telefonia mobile, che tra l’altro sta portando avanti una fusione con la Wind, sarà H3G a fare il nome della nuova impresa. La gestione potrebbe dunque essere affidata a un partner con cui H3G già sta lavorando. Si parla ad esempio di un’azienda di Battipaglia, ma per ora sono solo voci. Così come sono solo voci quelle che tirano in ballo un imprenditore aquilano o un costituendo consorzio. Martedì se ne saprà di più». LA MOBILITAZIONE. Lo stato di agitazione del personale, dopo la clamorosa protesta messa in atto venerdì durante il Giro d’Italia, andrà avanti fino a martedì. Gli operatori continuano a scioperare. «Vediamo cosa succede nella capitale», aggiunge Francazio, «e poi si decideranno eventuali nuove azioni di lotta. Ci aspettiamo comunque che venga buttata giù almeno una bozza di accordo, che tracci il percorso per la gestione dei dipendenti». I lavoratori, in queste ore, brancolano nel buio: «Siamo assaliti da una miriade di voci», dicono alcuni operatori del call center, «ma per vedere la luce attendiamo fatti concreti, che vadano al di là delle parole e delle manifestazioni di solidarietà che ci sono piovute addosso». L’AZIENDA. La Globe Network, il cui amministratore unico è Francesco Cisco, è finita sotto accusa, da parte di H3G, per un debito di 4,5 milioni di euro con l’Agenzia delle Entrate. «Non sappiamo come l’azienda sia arrivata a contrarre questo debito», precisa il sindacalista della Uilcom, Francazio, «ma le Rsu ne erano a conoscenza e sono state sempre rassicurate, in occasione degli incontri, sul fatto che ci fosse un piano di rientro». E invece la situazione è precipitata. H3G è venuta a conoscenza a luglio del 2015 della messa in liquidazione della stessa Globe Network e della sua pesante situazione debitoria verso l’amministrazione finanziaria. «Tutto questo», sottolinea l’operatore telefonico, «nonostante H3G avesse regolarmente pagato il servizio alle scadenze pattuite in accordo con il fornitore nel corso del rapporto contrattuale. Di conseguenza, sono venuti a mancare i presupposti per la prosecuzione della collaborazione e pertanto H3G si è vista costretta a interrompere il rapporto con Globe Network».

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