L’AQUILA «Tornare alla qualità del servizio per gli studenti e al rispetto dei diritti delle lavoratrici». È quanto chiedono Umberto Trasatti, della Cgil L’Aquila, ed Emilio Speca, Filcams L’Aquila, per la mensa universitaria. «Dal mese di dicembre 2014 l’appalto della mensa dell’università dell’Aquila ha vissuto diverse traversie, continui cambi di appalto, affidamenti di servizio, assegnazioni con il criterio del massimo ribasso», spiegano i sindacalisti. «Da maggio 2015 le lavoratrici della mensa hanno dovuto subire una riduzione delle condizioni economiche e salariali in quanto è stato fortemente diminuito il livello di servizio; un atteggiamento che abbiamo giudicato eccessivo da parte dell’azienda, giustificabile solo rispetto ad un periodo di transizione. Ora però, a breve, ci sarà l’assegnazione dell’appalto con gara europea. Auspichiamo che tenga conto che siamo di fronte a un servizio importante e strategico per la città, che si punti a un miglioramento continuo del servizio stesso, in termini di efficienza della prestazione e qualità del pasto, valorizzando all’interno di questo obiettivo le professionalità delle lavoratrici, permettendo loro di lavorare in modo completo con i loro contratti di assunzione». In particolare, rispetto alla prossima assegnazione, i sindacati chiedono «il rispetto e la piena applicazione dei contratti individuali, che il servizio sia svolto come da capitolato senza nulla togliere o trascurare. Chiediamo anche un impegno della Regione Abruzzo in questa direzione», concludono, «che venga valorizzato lo sforzo fatto dall’azienda diritto agli studi universitari dell’Aquila per uscire dalla fase di emergenza»