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Pescara, 25/07/2024
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Data: 17/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Renzi firma il Masterplan il grande giorno all’Aquila. Un miliardo e mezzo per gli interventi strategici e cantierabili in breve tempo. All’Auditorium il Patto per l’Abruzzo 77 opere in lista, in primis infrastrutture

L'AQUILA Non c'è più Ombrina di mezzo e neanche il rancore, ormai sopito, dei tifosi del Teramo escluso dalla serie B, come ebbe a dire il premier dopo le contestazioni avvenute lo scorso 25 agosto all'Aquila nella prima visita in Abruzzo. Oggi Matteo Renzi sarà nel capoluogo di regione in «veste di pace», anzi di festa per firmare cioè (ore 10 all'auditorium del Parco di Renzo Piano) il Masterplan dell'Abruzzo che vale quasi un miliardo e mezzo di euro. Evento atteso da cinque mesi che arriva dopo le firme di altre regioni e città metropolitane. Meglio tardi che mai, in fondo, e soprattutto meglio all'Aquila (preferita, pare in extremis, a Pescara), dove la prima ripartizione dei fondi aveva fatto venire quasi alle mani il presidente Luciano D'Alfonso e il consigliere aquilano Pierpaolo Pietrucci. Tutto chiarito, ora, con i soldi in cassa e la stilografica pronta per essere esibita a due passi dalla Fontana luminosa, perché, in fondo, il Masterplan apre all'Aquila le porte per la legge di «città capoluogo».
UNA LISTA DA 77 PROGETTI
I progetti in pancia sono in tutto 77, divisi in quattro macroaree: le infrastrutture (30 interventi), l'ambiente (19), lo sviluppo economico (6) e turismo e cultura (22). Con la parte da leone affidata alle infrastrutture per le quali sono stati opzionati 610 milioni di euro. Ci sono gli interventi sul trasporto ferroviario (la bretella L'Aquila-Pescara, il raddoppio Pescara-Chieti, il collegamento con il porto di Vasto e quello con l'aeroporto di Pescara), sui porti (il dragaggio di Ortona, la deviazione del porto canale di Pescara, l'ampliamento di quello turistico di Roseto), sui collegamenti via fune (le funicolari per le università di Teramo e Chieti) e su strada (dalla Val di Fino, alle rampe della Val Tordino, al ponte della Mausonia). L'altra fetta importante è poi quella dell'ambiente a cui andranno circa 500 milioni di euro: necessari e indispensabili, perché mirati per gran parte all'efficentamento e realizzazione dei depuratori e delle reti fognarie, che a vedere come è ridotto il «mare blu» non sono più rinviabili. Una fetta è poi destinata anche alle discariche (in primis i 60 milioni per la bonifica di Bussi) e agli interventi per la difesa idraulica del suolo. Sei e mirati poi, sono i progetti per lo sviluppo economico a cui sono destinati 160 milioni di euro: il centro Bioserv a Teramo, la rete irrigua della regione (del Fucino, ne parliamo più avanti), la banda ultralarga e i dottorati di ricerca. Infine i 22 progetti su turismo e cultura per un totale di 254 milioni di euro: dalle piste ciclabili, all'ex manicomio di Teramo, da Collemaggio, all'Abbazia Celestiniana di Sulmona, dal Parco di Villa Torlonia ad Avezzano, al recupero dei borghi delle aree interne. Per quanto concerne l’area del capoluogo di regione il “parto” del masterplan non è stato indolore.
IL CAPOLUOGO ANZITUTTO
Dopo tensioni piuttosto marcate tra il governatore e una parte del Pd, si è trovata la quadra attorno ad alcune opere principali, in particolare sbloccando i fondi per il completamento dei bacini sciistici (Ovindoli e Campo Felice). La provincia potrà beneficiare della famigerata bretella di Pratola Peligna in ambito ferroviario: uno snodo da 11 milioni di euro che accorcerà i tempi di percorrenza tra L’Aquila e Pescara bypassando Sulmona. Ci sono, però, importanti questioni ancora da dirimere. In primis quella relativa alla viabilità. Già in occasione della prima visita di Renzi al Gran Sasso Institute fu fissato l’obiettivo di accorciare i tempi tra L’Aquila e Pescara anche su strada. Per questo D’Alfonso ha portato avanti una politica mirata anche a livello infrastrutturale: nel masterplan ci sono 53,2 milioni per l’adeguamento della Mausonia e altri 37,7 per la variante Sud (in particolare il collegamento tra il primo lotto e la statale 17). Pur avendo chiesto condivisione massima, sul tracciato ancora non c’è accordo e il progetto in discussione è attualmente nel mirino delle critiche. Ieri su questo ha attaccato nuovamente la senatrice del Cinque Stelle Enza Blundo, mentre Stefania Pezzopane ha benedetto l’arrivo del premier: «E’ la terza volta che viene a L’Aquila e ne siamo molto felici, perché ciò attesta tutta l’attenzione del governo per il territorio». Nel masterplan ci sono anche i venti milioni per il Centro dalla vista (in binomio con l’Università di Chieti), i 10 per il recupero dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio e i 50 per la rete irrigua del Fucino.

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