Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.577



Data: 17/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Disoccupati, domande di sussidio giù del 27,5%. Potrebbe pesare in parte l’effetto voucher Ad aprile su del 9% la cassa integrazione.

ROMA Ripresina e Jobs act iniziano a farsi sentire sulle richieste di disoccupazione. Che calano drasticamente. A marzo, comunica l’Inps, si conferma il trend in discesa di febbraio: le richieste dei sussidi di disoccupazione (sostanzialmente Naspi e mobilità) si sono fermate sotto quota centomila, 98.557 per la precisione, ben il 27,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2015.
La riduzione di domande è notevole anche se si esamina il primo trimestre di quest’anno, che in totale si è fermato a 353.293 domande, contro le 491.953 dei primi tre mesi del 2015, quindi il 28,2% in meno.
C’è però un altro dato che suggerisce prudenza: ad aprile le richieste di cassa integrazione sono aumentate del 9,1% rispetto a marzo (57,1 milioni di ore). Ressta in flessione sia il confronto su base annua (-6,2%) che il consuntivo del primo quadrimestre (-2,4% rispetto allo stesso periodo del 2015). Diminuisce soprattutto la cassa ordinaria (-14,1% sul mese, -23% su aprile 2015) mentre è in forte aumento quella straordinaria (+27,5% su marzo, +4,7 su base annua). Insomma, per molte imprese il mercato è ancora zoppicante.
IL LATO OSCURO

In realtà anche il dato sui sussidi di disoccupazione, per quanto positivo nel complesso, potrebbe nascondere qualche lato oscuro. Dovuto soprattutto alla vertiginosa crescita dei voucher. Fino allo scorso anno i lavoratori stagionali beneficiari della mini-Aspi rappresentavano numericamente un terzo dei sussidi totali. La Naspi, l’indennità che dal primo maggio 2015 ha accorpato le vecchie Aspi e mini-Aspi, e ora è un dato aggregato. «Il calo dei sussidi in parte potrebbe anche essere collegato al boom dei voucher. Con 30 giorni di lavoro subordinato nell’anno si può accedere alla Naspi. Ma questo non vale per i voucher che non danno diritto all’indennità di disoccupazione» spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil. Proprio sui voucher il governo sta per varare una stretta anti-abusi, con l’obbligo di comunicare l’utilizzo via sms o posta elettronica all’Inps entro un’ora dall’inizio della prestazione (attualmente si può fare entro 30 giorni).
IL DOSSIER

Gli ultimi dati Inps diffusi ieri confermano il boom di utilizzo dei buoni lavoro. L’aspetto nuovo e interessante del dossier, più che i numeri assoluti (già noti), riguarda l’identikit dei percettori di voucher. Ebbene solo una piccola parte sono pensionati (8%), giovani alle prime esperienze (14%), domestici o operai agricoli. Il 70% sono persone che negli ultimi due anni avevano un lavoro con contratto subordinato, tanto che nel 2015 hanno percepito sussidi di disoccupazione, quali Aspi o mini-Aspi.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it