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Pescara, 25/07/2024
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Data: 18/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Globe Network, Brioni e Vesuvius: la rabbia dei lavoratori a rischio. Premier accolto dai fischi e da una protesta pacifica. De Vincenti al summit, Lolli: «Chiediamo pressione».

L’AQUILA Se si esclude la firma del masterplan, il tema portante della visita di ieri di Matteo Renzi all’Aquila è stato certamente quello delle difficoltà legate al lavoro. Al Parco del Castello, in posizione dominante, ma defilata per ragioni di sicurezza, c’erano i lavoratori di Globe Network, di Brioni, della Vesuvius. Più giù, alla Fontana Luminosa, i precari della giustizia. Un fronte della disperazione che, civilmente, ha protestato accogliendo Renzi con i fischi.
IL VERTICE
Al vertice che ha seguito la firma del masterplan il premier non ha partecipato, demandando il compito al sottosegretario Claudio De Vincenti. Un summit a cui hanno preso parte anche la senatrice Stefania Pezzopane e, ovviamente, i sindacalisti. A sintetizzarlo è stato il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli: «Abbiamo selezionato i problemi urgenti, Globe Network dell’Aquila e Vesuvius di Avezzano. E poi abbiamo discusso della vertenza più grande in Abruzzo, quella della Brioni, con 500 esuberi denunciati all’inizio. Abbiamo chiesto al governo, su tutte le questioni, tre puntuali interventi». Tradotto: per Globe Network «una telefonata diretta al fornitore, ovvero H3G, per far mantenere all’Aquila, a prescindere dall’azienda, quel battente che consente che tenere occupate 230 persone. Possibilmente attraverso un’azienda solida che dia prospettive». Per Vesuvius, invece, è stato chiesto un intervento immediato sulla multinazionale inglese: «Un segnale, una telefonata, prima di giovedì (domani è in programma un nuovo vertice, ndr)». Su Brioni, infine, Lolli ha ricordato che attualmente sono una novantina i lavoratori a rischio licenziamento: «Chiediamo che la proprietà faccia fare una parte di produzione in conto terzi a Brioni, ovvero un certo quantitativo di attività per “coprire” l’occupazione di queste cento persone. In più stiamo valutando anche il possibile intervento di un altro soggetto, nel frattempo attivando un ammortizzatore sociale». De Vincenti, dal canto suo, ha raccolto le istanze: «C’è disponibilità totale del governo - ha detto Lolli - anche perché non stiamo chiedendo miracoli, ma di esercitare una pressione, così come è accaduto con Thales».

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