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Pescara, 25/07/2024
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Data: 18/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Una giornata storica? Si schierano le fazioni. Centrosinistra e centrodestra divisi sui progetti. Fra i possibilisti Di Primio (Chieti) e Del Fattore (Cgil)

L'AQUILA Masterplan Abruzzo: c'è a chi piace e ci vede una fonte inesauribile di sviluppo e chi, invece, ci vede un documento dannoso dettato da esigenze di campagna elettorale. La classe dirigente abruzzese si divide sul documento da 1,5 miliardi per 77 progetti firmato ieri dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. A difendere il Masterplan tutto il centrosinistra. La senatrice Stefania Pezzopane definisce quella di ieri «una giornata storica. Con il Masterplan si rimettere in moto lo sviluppo del territorio. La prossima mossa», anticipa, «sarà la norma salva-bilanci per i Comuni del cratere sismico». Esulta anche il segretario del Pd Marco Rapino, che chiama Renzi "un amico dell'Abruzzo", esortando però «noi del Pd e tutti gli abruzzesi, la sua classe politica e imprenditoriale, a mostrare come impegnare questi fondi realizzando una regione più competitiva e più moderna». La visita del presidente del Consiglio e la sottoscrizione del Masterplan con la Regione testimoniano «il ruolo da protagonista che l’Abruzzo ha saputo costruire grazie a un rapporto diretto con il Governo che sta producendo risultati storici», è la convinzione del presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis. Di opinioni opposte sono i rappresentanti del centrodestra. Mettono in guardia contro un Masterplan foriero di danni al territorio il presidente della commissione regionale di Vigilanza, Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri: «Presenta interventi d'impatto sui territori anche vincolati, senza che a oggi siano state fatte valutazioni per cui nutriamo dubbi sulla fattibilità degli interventi». Dice no anche la vice presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, Paola Pelino, per la quale la firma del Masterplane è "un bluff". «Per quanto riguarda le aree interne», sottolinea, «il Masterplan prevede soltanto interventi e risorse limitate. Insomma, più che il Masterplan serve una Mastercard». Negativo il giudizio anche del segretario regionale dell'Ugl Gianna De Amicis: «Il documento resta un inconsistente e disordinato progetto». Possibilisti sono il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e il segretario regionale della Cgil, Sandro Del Fattore.

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