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Pescara, 25/07/2024
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Data: 18/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Operaio travolto, indagato il camionista. Oggi l’autopsia sulla vittima, che stava lavorando al ripristino della carreggiata dopo un incidente stradale. Scatta l’accusa di omicidio colposo per l’autista del Tir che lunedì ha investito sulla A 24 il trentenne di Manoppello

L’AQUILA Omicidio colposo. È questo il reato ipotizzato a carico di Domenico Renga di 37 anni di Maddaloni (Caserta), l’autotrasportatore (della società Veca sud autotrasporti) che avrebbe cagionato la morte di Mirko Barbarossa, di 31 anni di Manoppello, operaio dipendente della società Parchi Global Service del Gruppo Toto addetta alla manutenzione delle autostrade abruzzesi. Ieri la procura della Repubblica di Rieti (competente per territorio, visto che il l’incidente mortale si è verificato in un lembo di tratto autostradale dell’A24 ricadente nel territorio della Valle del Salto) ha chiesto per rogatoria alla procura della Repubblica dell’Aquila (luogo in cui il giovane operaio ha ricevuto le cure del caso dopo il grave infortunio) di seguire questa mattina l’accertamento tecnico irripetibile dell’autopsia, alla presenza delle parti. Per fare ciò, quale atto tecnico ha iscritto sul registro degli indagati il conducente del tir (assistito dall’avvocato Sara Principessa del Foro di Rieti) che ha investito ed ucciso l’operaio appena sceso dal mezzo della società Toto che stava svolgendo lavori di ordinaria manutenzione di un guard rail dove poco prima si era verificato un incidente stradale senza feriti.
IL RAPPORTO DELLA POLSTRADALe indagini concluse da parte degli agenti della polizia autostradale di Carsoli, diretti da Paolo Prosperi hanno escluso il coinvolgimento di un mezzo della società Toto, come si era ipotizzato in un primo momento. L’unico mezzo che fa capo alla società di gestione dei due tratti autostradali (A24 e A25) era quello dal quale il giovane era sceso, negli stessi istanti in cui il mezzo pesante stava transitando in un tratto di restringimento della carreggiata, al chilometro 68, in direzione Roma, tra Valle del Salto e Tagliacozzo, necessario per permettere agli operai di lavorare in sicurezza. Il giovane operaio (che a luglio si sarebbe dovuto sposare) è stato subito soccorso dagli operatori del 118 dell’Aquila, giunti in eliambulanza. Le condizioni sono dopo poco peggiorate e per Barbarossa non c’è stato più nulla da fare. Tra le persone individuate dalla Procura della Repubblica oltre alla madre e al padre dell’operaio deceduto, anche suo fratello. Per permettere anche eventuali accertamenti tecnici, sono stati sequestrati i due mezzi coinvolti nell’incidente. Il tir infatti avrebbe anche urtato lo stesso mezzo dal quale era sceso l’operaio.

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