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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Di Primio esulta per filovia e teleferica. Febbo: «Spariti i soldi per l’automotive»

Ci sono opere, come il completamento della linea filoviaria di Chieti, che partiranno per prime con 4 milioni di euro di investimenti. Altre, come il Campus automotive in Val di Sangro, che dal Masterplan sono state proprio cancellate. Dopo la visita del premier Matteo Renzi divampa la polemica. Il presidente della commissione di vigilanza Mauro Febbo porta alla luce la clamorosa esclusione del Campus dai finanziamenti (oltre che della Pedemontana) accusando la maggioranza di centro sinistra alla Regione di aver bloccato un iter già avviato. L'ex assessore regionale di Forza Italia ricorda che il percorso intrapreso dal centrodestra era stato pianificato attraverso l'istituzione di un Tavolo dello sviluppo con organizzazioni datoriali, sindacati, sindaci, università, istituti di credito e portatori di interesse visto che si tratta di un'azione cardine e strategica. Inoltre era stata individuata la Camera di commercio di Chieti quale ente pubblico incaricato di realizzare, gestire e sviluppare l'infrastruttura tecnologica. E si era approvato lo schema di Accordo di programma quadro tra ministeri, università e Regione, con investimenti previsti di oltre 32 milioni di euro. «A oggi però, tutto è fermo al palo e risulta che i vari portatori di interesse non siano stati più coinvolti: l'unica cosa certa - attacca Febbo - è il progetto di studio da parte degli architetti Ricci & Spaini di Roma per un importo di 900 mila euro».
LA COMMISSIONE
Febbo ha convocato in Commissione di vigilanza il presidente dell'ente camerale teatino Roberto Di Vincenzo, il presidente del Polo innovazione automotive, Giuseppe Ranalli e il capo dipartimento attività produttive della Regione, Di Rino, «anche per verificare se ci siano responsabilità e danni rispetto alle somme per la progettazione». Entusiasta il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, che rivendica 70 milioni di euro di investimenti sul capoluogo: «Pensare la caserma Bucciante trasformarsi definitivamente in cittadella della cultura, il completamento della rete filoviaria fino a Sant'Anna, il collegamento fra città alta, dove sorgerà la casa dello studente e lo Scalo con il suo campus universitario attraverso la funicolare (spesa 10 milioni di euro e avvio dei lavori entro il 2017 ndr) e al raddoppio della ferrovia Chieti-Pescara-Sulmona - dice il primo cittadino - mi fa immaginare una città con importanti infrastrutture e con un trasporto pubblico ecologico che si candida ad essere il più importante dell'intero Abruzzo». Il Pd dal canto suo rivendica il ruolo determinante di Giovanni Legnini, all'epoca sottosegretario, per le nuove sedi della biblioteca, del museo universitario e dell'Archivio di Stato e la razionalizzazione degli uffici pubblici. Per i consiglieri del Movimento 5 stelle Ottavio Argenio e Manuela D'Aracangelo i milioni sono 54 e non 70 e c'è poco da esultare: «Alcune delle opere finanziate, come la funicolare - dicono - per quanto possano sembrare una positiva novità per il territorio cittadino, presentano a nostro avviso, notevoli criticità». E denunciano « la totale assenza delle infrastrutture e delle opere di urbanizzazione necessarie all'inserimento di tali interventi all'interno del contesto territoriale, come, ad esempio, adeguati spazi di parcheggio per le auto».

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