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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Veglia funebre in Comune e lutto cittadino. Domenica annullate le manifestazioni in città, nel pomeriggio la tumulazione accanto ai familiari

TERAMO Una giornata di lutto cittadino scandirà il rientro a Teramo della salma di Marco Pannella. Il feretro, che oggi pomeriggio sarà esposto nella camera ardente a Montecitorio, arriverà in città all'una della notte tra domani e domenica. Sarà portato direttamente nella sala consiliare del Comune dove resterà fino alle 15 del giorno successivo. Ad accogliere la salma in municipio, oltre al sindaco Maurizio Brucchi che oggi andrà a Roma per l'apertura della camera ardente, saranno le bandiere a mezz'asta come primo segno tangibile del lutto che si estenderà a domenica. Il cordoglio cittadino verrà sottolineato dall'annullamento delle manifestazioni in programma nel corso della giornata, a cominciare dalla Maratonina riservata ai bambini. Per quella stessa giornata l'amministrazione comunale invita la cittadinanza, i titolari di attività produttive e commerciali, le organizzazioni politiche, sindacali, sociali, culturali ed economiche ad esprimere la propria partecipazione al lutto nelle forme ritenute più opportune e a osservare liberamente un minuto di raccoglimento. Un'ulteriore sollecitazione è rivolta ai dirigenti scolastici per fare in modo che domani organizzino nelle loro scuole momenti di approfondimento e di studio dedicati alla memoria dell'attività di Pannella. Dopo la chiusura della camera ardente in municipio la salma del leader radicale sarà tumulata, domenica alle 16, nel cimitero di Cartecchio. Forte emozione e cordoglio per la morte del vecchio leader sono espresse, a nome di tutti i teramani, da Brucchi che ricorda la recentissima visita nella casa romana di Pannella per consegnargli le chiavi della città e l'attestato che gli conferisce la cittadinanza onoraria. «Ci ha ricevuto in una stanza che raccontava la sua vita», ricorda Brucchi, «era piena dei regali ricevuti nei tanti anni di attività: da quello del dalai lama, al tapiro d'oro». Il sindaco non dimenticherà la battuta con cui il leader ha preso in consegna la chiave della città: «Chesse è fazze», gli ha detto, «e so pure chi l'ha falsificata». L'attribuzione di quell'onorificenza. «L'ultimo atto di apprezzamento gli è arrivato proprio da Teramo», fa notare Brucchi, «la sua vita è iniziata e si è conclusa con Teramo».

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