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Data: 21/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Comune caos, si avvicina l’ora della verità a Teramo

Crisi di maggioranza: in attesa del tavolo politico fissato per stamattina, i "big" si punzecchiano a distanza. L'incontro era previsto per ieri sera, ma poi è stato spostato per permettere al sindaco Maurizio Brucchi di recarsi a Roma, a Montecitorio, dove ieri è stata allestita la camera ardente con il feretro di Marco Pannella. Anche se tutti concordano sulla volontà di scongiurare il commissariamento, le frizioni sul come andare avanti non mancano. E così l'onorevole Paolo Tancredi (Ncd) replica alle affermazioni dell'ex assessore Rudy Di Stefano, che, durante un incontro con i suoi sostenitori, aveva lanciato una metafora calcistica, affermando che quando una squadra è in difficoltà si cambia l'allenatore, e non i giocatori. Per Tancredi però il paragone non è calzante, perché il sindaco, eletto dai cittadini, ha avuto un mandato di 5 anni, che dovrebbe essere rispettato. Il parlamentare invita quindi a dare "autonomia" al sindaco e a prendersi ognuno le proprie responsabilità, perché quando si sta in un'amministrazione si devono accettare i benefici ma anche i sacrifici. Questo il messaggio che il parlamentare lancia a tutti i componenti della maggioranza, non solo ai gattiani. Ma il Brucchi ter nasce già monco, perché la lista Al centro per Teramo ha già ufficializzato la decisione di restare fuori dalla maggioranza, con Guido Campana che ha resistito alle lusinghe e alla proposta di uno scranno in Giunta: oggi la civica non prenderà parte al tavolo politico.
LE ASSENZEAnche i consiglieri di Fratelli d'Italia-An saranno assenti, in attesa di vedere la versione definitiva del documento programmatico del sindaco Maurizio Brucchi, proporre eventuali aggiustamenti, e di conseguenza decidere se rientrare o meno. Ma intanto secondo rumors il sindaco starebbe facendo la parte del "tentatore": sembra, infatti, che abbia chiamato due consiglieri di Futuro In, Franco Fracassa e Silvio Antonini, proponendo di prendere il posto in Giunta di due dei quattro assessori dimissionari. Nel disegno del sindaco si starebbe facendo strada dunque l'idea di una Giunta a sei, con tre assessori gattiani (l'unica "superstite" sarebbe Eva Guardiani), due di Ncd e uno di Forza Italia. La decisione finale però non spetterà ai singoli, ma al direttivo di Futuro In, che Gatti convocherà a breve, non prima, però di aver valutato l'esito della riunione di stamattina: si potrebbe addirittura arrivare ad un appoggio esterno, senza la presenza di nessun assessore gattiano in Giunta. Brucchi, però, messo alle strette, potrebbe decidere di invertire la rotta, spiazzando tutti e annunciando un azzeramento dell'esecutivo. Una mossa attesa da Fratelli d'Italia-An e dalla civica, ma anche da Futuro In, che non a caso ha fatto dimettere i suoi assessori, per facilitare l'opera di rinnovamento. E' chiaro che però poi i partiti vorranno dire la loro su quelli che saranno i nuovi assessori del Brucchi-ter.

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