Tutti radicali, tutti che l’hanno votato almeno una volta nella vita a lui che l’un per cento se lo sognava, tutti che gli hanno stretto la mano l’hanno conosciuto ci si sono fatti un selfie. Tutti quelli che occheppalle un altro sciopero della fame o della sete. E che oggi si ricordano che non è stato mai ma davvero mai apprezzato in vita. Tutti quelli che ne ricordano l’abruzzesita’ che però in lui non si è mai manifestata troppo se non in questi ultimissimi giorni, che parlava parlava e raccontava con l’accento abruzzese, ma solo per prendersi in giro.
A tutti quelli dei Rip e dei Ciaomarco: Pannella è bello ricordarlo con una di quelle frasi un po’ dissacranti che lo avrebbero fatto scoppiare a ridere. Mapero’ l’ha trovata sul web, è di Francesco Suslov D’Agresta:
“La morte di Marco Pannella all’età di 86 anni e’ la prova inconfutabile di quanto facciano male le canne portando ad una morte prematura”.
Perché tutto è stato detto.