Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.577



Data: 23/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
I senegalesi: non siamo criminali, lavoriamo. In cento si riuniscono alla Cgil, la sindacalista Di Nicola si appella al Comune: subito un nuovo mercatino

PESCARA Un’assemblea partecipata, ieri, quella organizzata dalla Cgil con la comunità senegalese dell’ex mercatino etnico dell’area di risulta, sgomberato dal Comune di Pescara mercoledì scorso all’alba. E all’unisono sindacato e ambulanti hanno respinto il sospetto dell’amministrazione comunale che aveva paventato la possibilità che tra gli operatori del mercato vi fossero anche infiltrazioni illegali. «La Cgil chiede chiarezza», ha detto ieri, nel suo intervento, di fronte a un centinaio di persone, nella sede di via Croce, Emilia Di Nicola, segretaria della Cgil di Pescara. «E non è che, siccome uno delinque», ha aggiunto Di Nicola, «il discredito debba ricadere su tutta la comunità. Prendano e arrestino chi commette reati, ma il fango non può ricadere su tutti». Il binomio mercatino-delinquenza non è andato giù neanche a Patrick Guobadia, responsabile Emigrazione per Cgil: «Stiamo ancora piangendo per quello che è successo», ha esordito il sindacalista, «siamo indignati per quello che ha fatto la giunta comunale e per le dichiarazioni rese in televisione. Da noi non siamo come a Scampia», ha tuonato Guodabia, facendo riferimento al tristemente noto quartiere di Napoli. «E poi», ha rimarcato, «la Cgil non difende la camorra». Una stilettata è poi stata rivolta anche a stampa e televisioni: «Dopo le accuse che sono state rivolte», ha sottolineato Guobadia, «i mezzi di informazioni avrebbero dovuto sentire anche un’altra voce». Il discorso di Guobadia poi si è fatto più generale: «Mettiamo al centro l’essere umano e i diritti. Questa deve essere una regione amica. Inoltre», ha proseguito, «dobbiamo finire il percorso insieme, anche perché qualcuno vuole che ci dividiamo. Non facciamoci intimorire da nessuno», ha concluso. L'intervento della segretaria Di Nicola, che ha esortato la comunità senegalese a essere sempre pacifica e a mostrare che «con tutto quello che è stato detto nei giorni scorsi, non ha niente a che fare», poi si è fatto anche politico: «Noi vogliamo», ha osservato Di Nicola, «che la soluzione sia condivisa da tutti», riferendosi all’opzione che il mercatino venga ricollocato in uno dei tunnel della stazione ferroviaria. «Tuttavia», ha fatto notare, «la destra pescarese ha già detto di essere contraria a un mercatino in uno dei tunnel. La soluzione però va trovata subito, perché voi», ha detto Di Nicola rivolgendosi alla platea senegalese, «avete bisogno di lavorare». L’assemblea di ieri non ha preso decisioni, mentre stamattina , alle 11,30, 12 esponenti della comunità si recheranno in Comune per essere ricevuti dagli amministratori.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it