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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Venerdì niente bus alta tensione alla Tua

PESCARA Oggi il consiglio regionale straordinario, venerdì il primo dei due giorni di sciopero (il secondo è previsto per il 10 giugno) indetti da Filt-Cgil, Filt-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal che coinvolgerà i lavoratori di Tua paralizzando per quattro ore, dalle 9 alle 13, il trasporto regionale. Si fa duro lo scontro sulla società unica, la seconda d’Abruzzo dopo la Sevel con i suoi oltre 1600 dipendenti. I nodi da sciogliere sono ancora troppi dopo l’accorpamento di Arpa,Gtm e Sangritana. Intanto la distanza tra gli obiettivi prefissati: risparmio e razionalizzazione dei servizi, rispetto ai risultati raggiunti. La Cgil sottolinea, ad esempio, l’aumento delle figure dirigenziali in Tua, anche questo contro ogni aspettativa e logica di risparmio; i timori circa la possibile cessione di alcuni rami d’azienda, i tagli dei contributi nazionali (-8 milioni di euro) piovuti come un’accetta sull’Abruzzo. Ieri, di criticità e prospettive del trasporto pubblico locale si è parlato anche nel convegno organizzato da Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal al Serena Majestic di Montesilvano, dove la sintesi di quel che sta accadendo è nelle parole del segretario nazionale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano, che ha concluso i lavori: «Un conto è quel che succede in uno studio notarile, un conto è dar vita ad una società unica che sia efficiente e non di facciata». Alessandro Di Naccio, segretario regionale della Fit-Cisl, offre altri numeri: «Nei primi sei mesi l’azienda sta bruciando da 400 a 500mila euro al mese». E poi, dicono in coro i sindacati, serve un piano industriale di rilancio che al momento non si vede. Anche per le troppe voci con cui si continua a parlare a livello dirigenziale, soprattutto per quel che riguarda la gestione del personale. Questione rimessa nelle mani del neo direttore generale, Giuseppe Cassino, nominato il 2 maggio scorso. Alle rivendicazioni dei sindacati ha risposto ieri il consigliere regionale Camillo D’Alessandro: «La situazione di Tua non è così esplosiva. La verità è che i cambiamenti richiedono tempo e con la nomina del nuovo direttore e il ripristino delle risorse abbiamo già fatto importanti passi avanti. Lo sciopero? Spero che i sindacati ci ripensino».

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