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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/05/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le amministrative(Lanciano) - D’Amico: le decisioni prese insieme ai cittadini. Il candidato di centrodestra e area popolare propone consulte e referendum «Sinergia con i Comuni vicini sull’ospedale». E rilancia l’idea del tram-treno

LANCIANO Sinergia e partecipazione. Sono le direttrici su cui si fonda il programma di Errico D’Amico, candidato sindaco per centrodestra e area popolare, che ha messo in cima alla sua visione di governo amministrativo una frase che è un motto, ma anche una priorità della sua strategia programmatica: riportare Lanciano al centro. Inteso come area politica, dall’impronta spiccatamente moderata (D’Amico è consigliere di minoranza nelle fila dell’Udc), ma anche come collocazione strategica della città nel territorio: a mezza strada tra il mare e la montagna, dalla marcata vocazione turistica, ma al tempo stesso orientata verso il cuore industriale della Val di Sangro, e comune di riferimento per i tanti campanili circostanti. E al centro devono tornare per D’Amico anche le esigenze del cittadino. Le consulte. Il primo passo per coinvolgere i cittadini è adottare una serie di strumenti di partecipazione, tra cui consulte e referendum, che potrebbero essere introdotti modificando lo Statuto comunale, e piattaforme web. «Vogliamo far sparire l’ottica di palazzo e tornare fra la gente», spiega D’Amico, «su questioni politiche e decisioni strategiche è necessario e auspicabile inserire metodi di consultazione popolare, ad esempio prima di un bilancio di previsione. È giusto avere delle indicazioni su come spendere determinati fondi e quali sono le priorità secondo i cittadini». Il territorio. La sinergia è necessaria anche in ottica di città-capofila. Per D’Amico e la sua squadra è importante coinvolgere i Comuni limitrofi in tutte le scelte, dal turismo alle infrastrutture, dai trasporti alla sanità. «Sull’ospedale, al di là di ogni demagogia, è bene sapere cosa può fare un sindaco», precisa il candidato, «che di certo non redige un piano sanitario. Quello che si può fare, e che invece non si è fatto finora, è fare massa critica con i Comuni vicini all’interno del comitato ristretto dei sindaci in modo da essere più incisivi nei confronti delle scelte della Regione».

Tram-treno. Tra i punti a cui D’Amico tiene di più c’è il progetto tram-treno della Sangritana. «Un eccezionale mezzo di collegamento», spiega l’aspirante sindaco, «che non solo serve città e periferia, ma che pone Lanciano al centro di un territorio tra la Costa dei trabocchi e le aree montane interne». Accanto alle rotaie ci sarebbe spazio anche per una pista ciclopedonale che arrivi fino ai luoghi di interesse turistico. Sociale e verde. Le priorità sono: aumentare il numero di asili nido comunali; sostegno e coinvolgimento degli anziani (ad esempio, tramite il taxi sociale che li accompagni alle manifestazioni cittadine); co-housing, ovvero appartamenti nello stesso palazzo con servizi condivisi, tra giovani coppie o anziani soli; ripristino delle colonie estive. Nel programma si prevede anche la messa in rete di tutti i parchi cittadini e la realizzazione della “Passeggiata delle meraviglie”, un percorso guidato da insegne e cartelli stradali che porti ad ammirare a piedi tutte le bellezze della città. Indennità. «Il populismo e la demagogia li lasciamo agli altri», conclude D’Amico che interviene sull’azzeramento delle indennità di giunta proposto dalla candidata Tonia Paolucci, «sono d’accordo con una ulteriore revisione dei costi della politica, ma non è possibile prevedere un totale azzeramento per un ruolo che impone un impegno 24 ore su 24, anche per questione di trasparenza».

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