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Pescara, 22/11/2024
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Data: 25/05/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Coi voti dell'opposizione passa la legge sul trasporto pubblico

L'AQUILA La legge rischia di essere impugnata dal Governo davanti alla Corte Costituzionale, anche perché i rilievi fatti dagli uffici legali dell'Emiciclo mettono in guardia sin da ora sulla possibile violazione della legge sulla concorrenza.
Però la Regione quel testo doveva portarlo a casa subito, con i sindacati in aula a controllare e spingere, gli scioperi annunciati alle porte e le «possibili imminenti ripercussioni sul trasporto pubblico locale», ha ammonito il consigliere delegato D'Alessandro che, non avendo la maggioranza il numero legale, ha dovuto chiedere aiuto all'opposizione per approvare la legge sui servizi minimi del trasporto pubblico locale.
Legge approvata fotografando l'esistente, dichiarando cioè essenziali le corse attualmente contribuite. Un risultato a metà per i sindacati che chiedevano di far rientrare nell'elenco anche corse solo apparentemente commerciali come la Sulmona-Avezzano-Roma..
Sarà per la prossima volta, forse, in una possibile revisione degli elenchi. Sui trasporti, d'altronde, è tutto ancora in divenire, come ha evidenziato ieri la discussione in aula del consiglio straordinario richiesto dal centrodestra già da tempo. E' stata l'occasione in verità per fare il punto politico e amministrativo non solo sui trasporti e su Tua, ma anche e soprattutto sulle infrastrutture: i porti, gli aeroporti, le autostrade e il Masterplan.«Alle chiacchiere della maggioranza noi abbiamo presentato delle proposte serie come favorire l'immediata approvazione del Piano regolatore portuale di Pescara con conseguente apertura della Diga Foranea; l'esecuzione dei lavori di dragaggio e della relativa vasca di colmata del Porto di Ortona nel rispetto della normativa e delle prescrizioni europee commentano i consiglieri di Forza Italia-; eliminazione dell'aumento delle tasse aeroportuali e la rimodulazione dell'Accordo di Programma Quadro al fine di giungere ad un nuovo contratto di servizi con la Ryanair per tre anni, che assicuri la sua presenza come base nell'Aeroporto d'Abruzzo». Il documento del centrodestra però non viene approvato, perché D'Alessandro ne ha pronto un altro da sottoporre all'aula nel quale, soprattutto, difende il fatto negli ultimi due anni: le reti Ten-T, l'accordo e il protocollo d'intesa con l'autorità portuale di Civitavecchia, gli incontri e gli impegni di Delrio per togliere le tasse alle compagnie low cost, il faticoso lavoro di risanamento che si sta facendo su Tua, con 5 milioni di euro ripristinati sul bilancio 2016 e l'impegno a ottimizzare risorse e personale. Tant'è che alla fine i sindacati si dicono abbastanza soddisfatti e possibilisti sulla revoca dello sciopero del 10 giugno. Una linea difesa rigidamente poi dallo stesso D'Alfonso: con Civitavecchia per non essere residuali, nelle reti Ten-T in attesa che la programmazione diventi progettazione, la convinzione che entro giugno si possa sbloccare il problema di Ryanair e poi il Masterplan «documento identificativo e denso di contenuti e soldi veri ha detto il presidente D'Alfonso -. Basta che sui 77 progetti non inizi il tiro al piccione»

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