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Pescara, 25/07/2024
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Data: 25/05/2016
Testata giornalistica: La gazzetta del mezzogiorno
«Vogliono tagliare gli stipendi ma fanno nuove assunzioni». Il j'accuse dei sindacati all'Ataf. Contestano questo e altro le sigle aziendali (tutte tranne la Fit-Cisl)

" Tagli in busta paga ai dipendenti a fronte di nuove assunzioni, nuovi turni di lavoro, contratti di somministrazione, decisioni su decisioni che l'azienda intende attuare entro la fine del mese con o senza i sindacati. Contestano questo e altro le sigle aziendali (tutte tranne la Fit-Cisl) all'Ataf, la partecipata dei trasporti urbani. A circa due settimane dall'ennesimo sciopero che ha lasciato a bocce ferme il non-dialogo con azienda e proprietà (il Comune), Filt-Cgil, Uilt-Uil, Ugl, Cisal e Confail mettono sul tavolo tutte le carte per rilanciare la partita della tutela dei diritti acquisiti. In testa il riposo settimanale, che a gennaio sarebbe saltato: «Abbiamo presentato un esposto all'Ispettorato del lavoro - dice Aldo Delle Carri segretario della Uilt - i 130 autisti sono stati costretti a lavorare anche per 13 giorni di seguito senza riposare, mentre il contratto prevede che si riposi il settimo giorno». La situazione, almeno per gli autisti, dicono i sindacati, è rientrata, ma non sarebbe così per gli addetti al deposito (il presidente dell'Ataf, Raffaele Ferrantino, sollecitato alla replica, ieri mattina non ha potuto rispondere al cronista ndr). Del caso, sono stati sempre i sindacalisti a riferirlo in una conferenza stampa, si starebbero ora occupando i carabinieri, che ascoltano i lavoratori interessati. Proprio oggi però comincia l'ennesima fase cruciale per l'azienda di via Motta della Regina: il confronto tra Ataf e sindacati sul nuovo piano industriale, il «Piano di azioni per gli anni 2016-18 a supporto della necessaria rimodulazione del vigente accordo di ristrutturazione del debito», specifica Ferrantino nella convocazione inviata ai sindacalisti. In sintesi undici punti che i sindacati non accettano, al punto da non escludere l'ipotesi di non presentarsi affatto al confronto «Perchè esserci darebbe l'idea - specifica Delli Carri - che siamo d'accordo a tagliare gli stipendi». Già, perchè anche se nell'ipotesi sottoposta dall'azienda non c'è scritto, le misure previste comporterebbero tagli da 200 a 400 euro nelle già rosicchiate buste paga dei lavoratori. «Uno dei problemi - specifica Alfredo Lancianese, segretario della Confail - è il mancato trasferimento all'Ataf da parte del Comune di 3 milioni e mezzo, ma come sindacati abbiamo pro- posto all'azienda, ancora prima di concordarlo con i lavoratori, la rinuncia alle indennità e al premio di risultato che viene pagato in aprile, per una somma complessiva di 300 mila euro che sarebbe un'importante boccata d'ossigeno per le casse dell'Ataf. L'idea non è stata neanche presa in considerazione». Così ora si tornerà a discutere della spinosa questione dell'assorbimento in azienda di quei 18 ex operatori della sosta non voluti dal nuovo gestore delle strisce blu. Una vicenda che ha visto i sindacati fin da principio contrapposti alla posizione dell'Ataf (assorbimento in azienda appunto, come riferiamo nel dettaglio in altro servizio ndr), anche perchè, pur considerando sacrosanto il diritto al lavoro delle 18 unità, i sindacati aziendali respingono il ricorso ai contratti di somministrazione che, sostengono, l'Ataf non può fare

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