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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sorpresa: il Pescara-Roma veloce non c'è. Il treno veloce non compare nell'orario estivo. Il consigliere delegato D’Alessandro:« Non abbiamo firmato il contratto con Trenitalia perché prima vanno definiti i tagli». La razionalizzazione per i bus è invece a buon punto: ridotti 800 mila chilometri di linee sovrapposte. L’elenco dei doppioni

L'AQUILA La musica non cambia, anzi non c'è proprio: niente Jazz, né treni superveloci sulla linea Pescara-Roma. Non per il momento almeno. A volerlo prenotare non si può, anche perché non c'è, neanche con l'entrata in vigore dell'orario estivo (il 13 giugno) come era stato promesso dal consigliere delegato Camillo D'Alessandro. La strada ferrata tra l'Adriatico e la capitale resta impervia e soprattutto lunga: quasi quattro ore per arrivare a Tiburtina e anche di più per spingersi fin dentro Termini. L'Etr 325,003 che la scorsa estate era stato testato sul binario alla velocità di 3 ore e 5 minuti (Pescara-Roma Termini), insomma, non è ancora apparso sul tabellone delle partenze. Non abbiamo ancora firmato il contratto ponte con Trenitalia - ammette D'Alessandro - anche perché dobbiamo ancora definire il budget per il trasporto pubblico sia su gomma che su ferro, ovvero dobbiamo ancora perfezionare i tagli: del 7% su gomma e altrettanto su ferro. Con i 5 milioni di euro che abbiamo aggiunto in bilancio restano da coprire ancora i 10 milioni di euro frutto dei minori trasferimenti dallo Stato (8 milioni) e dalla Regione (7 milioni). In verità l'opera di razionalizzazione è quasi fatta: gli uffici di Tua la stanno mettendo a punto in queste ore, per farsi trovare pronti per l'8 giugno, quando entrerà in vigore l'orario estivo (su gomma) e saranno tagliati 800mila chilometri di percorrenza sul territorio regionale. Si tratta perlopiù di eliminazioni di corse che viaggiano in sovrapposizione con altri servizi (di vettori privati e pubblici, ma anche di treni) o che hanno fatto registrare spesso viaggi a vuoto o trasporti minimi da essere ritenuti antieconomici.
QUALCHE ESEMPIO: due coppie di bus saranno tolte tra Teramo e Chieti, due tra Atri e Pescara, ben dieci tra Chieti e Pescara (ma solo nei festivi), due sulla Lanciano-Palena e due sulla Lanciano-Pescara, due su Gissi-San Salvo e poi la riduzione dei collegamenti serali tra Lanciano-Ortona-Pescara, l'accorpamento di due coppie in una tra Teramo e Valle Castellano e tra Montorio e Teramo, l'eliminazione di quella tra Prati di Tivo e Teramo e il caso Montegualtieri che sarà servita da un'apposita deviazione lungo la Atri-Val Vomano. Ce n'è anche per l'aquilano, con la riduzione dei collegamenti tra la Valle Subequana e il capoluogo, l'inserimento della coincidenza a Bussi sulla tratta Sulmona-L'Aquila, la riduzione di quelle tra Avezzano-Lecce dei Marsi-Pescina, l'eliminazione delle festive da Avezzano a Villavallelonga e a Balsorano e di quella tra Carsoli e L'Aquila. Qualche ritocco minore sul pescarese con la riduzione delle corse tra Pescara e Città Sant'Angelo e le modifiche tra Castilenti e Pescara. Un'operazione di bisturi, questa volta, a differenza di quella orizzontale e generalizzata fatta nel 2011. Per vedere come va, almeno durante l'estate, perché i nuovi orari saranno in vigore fino all'11 settembre, nel periodo in cui le scuole sono chiuse e le esigenze del trasporto sono altre, cercando di garantire le esigenze dei pendolari che viaggiano per lavoro. Poi si vedrà.Patrizio Iavarone

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