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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Un nuovo management per salvare l’aeroporto»

PESCARA «Continuo ad essere chiamata l’onorevole ostacolo, ma D’Alfonso ha scelto sin dall’inizio il terreno dello scontro e delle offese, mai del confronto». Fatta la premessa, l’europarlamentare del M5S Daniela Aiuto non recede di un passo dalla sua crociata: convincere Bruxelles che quello che sta accadendo nel suo Abruzzo attorno all’aeroporto, con il continuo gettito di denaro dalla Regione alla Saga, non ha nulla a che fare con il sostegno, sia pur legittimo, allo scalo ma con i finanziamenti che si vorrebbero destinare ad un unico vettore (Ryanair) per convincerlo a restare. E questo in violazione delle norme europee sugli aiuti di Stato. Inutile osservare che il Parlamento di Strasburgo ha già risposto a una interpellanza della stessa portavoce del M5S, attraverso una nota in cui non si rilevava nulla di irregolare nei finanziamenti della Regione alla Saga (l’ultimo pari a 7 milioni di euro). Anche in questo caso l’Aiuto ha pronta la risposta: «La commissaria ha solo risposto che non aveva elementi sufficienti per giudicare. Ma sarò io a fornirglieli appena ci incontreremo, e c’è la mazzata della Corte dei conti arrivata sulla Regione appena pochi giorni fa a confermare che le nostre sono argomentazioni fondate». Uno scontro sempre più duro, con l’europarlamentare di Vasto che prova a togliersi dall’angolo in cui era stata cacciata nei mesi scorsi dal Pd di D’Alfonso, dopo essere stata accusa di remare contro. Lei resta sul ring e attacca: «Non è possibile difendere comportamenti malati nel nome dell’interesse dell’Abruzzo. Anche perché sono proprio gli abruzzesi a pagare quando arrivano le sanzioni dell’Europa». Poi un’altra precisazione: «Io non sono contro l’aeroporto,mase vogliamo davvero il suo rilancio, occorre cambiare questo management e rispettare le regole, come avviene in tutti gli altri scali europei ». Quanto alla missione del governatore Luciano D’Alfonso a Bruxelles, per convincere il Commissario europeo per la concorrenza a rivedere le regole sugli aiuti ai piccoli aeroporti: «Non si può andare lì a nome delle Regioni coraggiose mortificando chi invece vive nel rispetto delle norme. Se le modifiche proposte dall’Abruzzo dovessero passare, si correrebbe il rischio di vederle applicate a tutte le imprese private, con uno sperpero enorme di risorse pubbliche».

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