SULMONA Netto vantaggio per Annamaria Casini sul suo principale avversario. Tra i due dopo un quarto di schede scrutinate la forbice che li divide è di circa il 20%, (47,11 contro il 26,97). La lotta è all'ultimo voto, non si esclude infatti che la Casini possa farcela al primo turno. Tutto dipenderà dallo scrutinio di alcune sezioni che dovrebbero far lievitare ancora in alto i consensi per la candidata della coalizione Noi per Sulmona. Sarebbe la prima donna sindaco della storia della città. Intorno alle due di notte il comitato dove è stata allestita la centrale per la raccolta dati, con maxi schermo e risultati in diretta, si è affollato di sostenitori e l'atmosfera si è cominciata a caricare di entusiasmo. I risultati hanno portato conferme e delusioni: al momento la terza forza è rappresentata dal candidato sindaco di Sbic, Alessandro Lucci con l11, 63% seguito dal candidato di Sovranità, Alberto Di Giandomenico con 5,69%. Sotto le aspettative il risultato della candidata di Forza Italia Elisabetta Bianchi con 5,50%. In coda Domenico Capaldo, Sel al 3,10%. Lieve calo di votanti in questa tornata elettorale rispetto a tre anni fa. Alla chiusura dei seggi hanno espresso il loro voto 14.877 su 22.545 aventi diritto pari al 65,99 per cento (7.789 donne e 7.088 maschi). Alle elezioni amministrative del 2013 votarono il 67 per cento degli elettori (15.346 su 22664). Il nuovo consiglio comunale prenderà il posto di quello guidato dal sindaco Peppino Ranalli, decaduto l’11 febbraio scorso in seguito alle dimissioni in contemporanea di 9 consiglieri, sette di opposizione e due di maggioranza, dello stesso partito del sindaco, che gridò al tradimento. Per la città si tratta comunque di una inversione di rotta. La Casini era appoggiata dal consigliere regionale Andrea Gerosolimo.